ROMA.Al termine del comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica con i ministri Roberto Maroni e Angelino Alfano, il premier Silvio Berlusconi ha annunciato un piano a lungo termine “contro le forze del male, non solo contro la criminalità diffusa ma anche contro la criminalità organizzata”.
Piano che partirà da settembre e sarà operativo per i prossimi 4 anni. “L’antimafia delle leggi contro l’antimafia delle chiacchiere: è stata questa la produzione delle leggi del governo. Sono norme importanti, che mancavano e sono state subito utilizzate”, ha detto Berlusconi in conferenza stampa. “Quando cominciammo -ha raccontato- ebbi a dire al ministro Maroni: se vuoi passare alla storia, lo dissi sorridendo ma non ridendo, hai l’occasione di dare un colpo definitivo alla mafia e altre organizzazioni criminali. È un compito che il governo deve porsi con estrema decisione e i rappresentanti della forze dell’ordine condividono questa necessità”.
Il presidente del Consiglio ha poi sottolineato la sua soddisfazione per i “risultati positivi” ottenuti dal governo e per il “buon lavoro” fatto dal comitato per la sicurezza e lordine pubblico (“che si è prolungato al di là del tempo previsto”) e annunciando che ci sarà una nuova riunione “a breve scadenza”.
Poi un nuovo attacco ai media da parte del premier che, approfittando di una domanda sulle polemiche che hanno investito lArma dei carabinieri dopo larticolo di Bocca, ha detto: “Purtroppo il periodo estivo vede molte polemiche che non hanno riferimento alla realtà. La realtà dei media è diversa dalla realtà vera”.
I ministri Maroni e Alfano hanno quindiillustratoi risultati ottenuti sul piano sicurezza dall’esecutivo. “I crimini -ha spiegato il ministro dell’Interno – sono calati complessivamente di circa il 4 per cento da quando il centrodestra è andato al governo nel 2008, anche grazie al pacchetto sicurezza varato dal governo. I risultati illustrati nel comitato ci danno grande fiducia nell’azione che stiamo svolgendo e continueremo a svolgere. Questa è la migliore stagione contro la mafia di qualsiasi governo. Secondo Maroni, “rispetto ai 14 mesi precedenti tutti i reati sono diminuiti con punte rilevanti nei furti (-18,6%) e nelle rapine in banche (-50% ). Complessivamente la delittuosità è in calo quasi del 14% rispetto a 14 mesi precedenti”.
A partire dal prossimo primo gennaio, ha poi annunciato Maroni, gli appassionati di calcio potranno seguire la loro squadra in trasferta solo se muniti della “tessera del tifoso”. Proprio nel giorno di Ferragosto il ministro ha firmato una direttiva indirizzata a prefetti e questori che contiene disposizioni per la stagione calcistica 2009/2010. A partire dal prossimo campionato, ha spiegato Maroni, “tutte le società dovranno garantire il rilascio della tessera del tifoso a chi la richiede. Entro il 31 dicembre, in ciascun settore dello stadio dovranno essere attivate corsie più veloci, una sorta di telepass, per chi ha la tessera. Per chi non la possiede i controlli saranno più rigorosi”.
Sulle proteste nei Cie(Centri di identificazione ed espulsione per immigrati), causate dai tempi troppo lunghi di trattenimento nelle strutture previsto dalla legge sulla sicurezza appena entrata in vigore, Maroni ha minimizzato: “Siamo comunque in grado di gestire la situazione, non ci sono preoccupazioni.E non è vero che i Cie sono strapieni”.
Alfano ha invece parlato delle carceri. L’Europa, ha detto il ministro della Giustizia, “non può chiudere gli occhi” di fronte al problema del sovraffollamento: su 63.771 detenuti che stanotte hanno dormito nelle carceri italiane oltre 20mila (pari a circa il 30-40%) sono infatti stranieri, dunque o l’Ue “fa applicare i trattati” per il rimpatrio dei detenuti “oppure ci si dà i fondi necessari per realizzare” nuovi penitenziari. “Intenzione del governo – ha sottolineato il Guardasigilli – non è quella di far ricorso a nuove amnistie o indulti, ma di costruire nuove carceri per le quali, però, servono fondi. Per 17mila nuovi posti occorrono 1,5 miliardi di euro: 200milioni sono stati già stanziati dal Cipe, ma devono essere definite le altre fonti di finanziamento prima di portare il piano carceri in uno dei prossimi consigli dei ministri entro il 15 settembre”.
Tra i commenti giunti dall’opposizione a margine della conferenza stampa, quello del leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che, facendo riferimento alla lotta “contro le forze del male” citata dal presidente del Consiglio, ha detto: “Ha ragione Berlusconi quando dice che bisogna liberarsi delle forze del male, ma per farlo c’è un solo modo: liberarsi prima di tutto di lui”. “Il presidente del Consiglio – continua l’ex pm – ci sta infatti proponendo una politica di disuguaglianza sociale e economica e di leggi che vanno contro la sicurezza e il bene dei cittadini. E quando dice di voler combattere le mafie non è credibile, visto che ha portato in Parlamento i suoi sodali, condannati e con pendenza penali, come il senatore dell’Utri, condannato in primo grado per mafia a 9 anni. Insomma – conclude Di Pietro – sulla sicurezza siamo al solito spot di regime”.