Giornale, dopo Boffo è il turno di Ezio Mauro

di Redazione

Vittorio FeltriMILANO. Berlusconi, ilpremier, ma soprattutto ilfratello del suo editore (o proprio l’editore?)dice che si dissocia dagli attacchi alla vita privata delle persone. “Ma qui comando io, siamo un giornale, non il governo”, ribatte il direttore de Il Giornale Vittorio Feltri.

Che oggi ritorna all’attacco diDino Boffo, direttore di Avvenire, quotidiano dei vescovi italiani, osservando che lo stesso “non ha smentito una riga di quanto scritto, e non poteva farlo, perchè la notizia che lo riguardaè vera”.

Feltri si riferisce alla notizia riportata ieri da Il Giornale, secondo cui Boffo aveva patteggiato una condanna per molestie “alla moglie dell’uomo col quale il signor Direttore Savonarola aveva una reazione omosessuale”.

Ieri il presidente del Consiglio si era dissociato dall’attacco pubblicato dal quotidiano di proprietà della sua famiglia. “Il principio del rispetto della vita privata è sacro – aveva detto il Cavaliere – e deve valere sempre e comunque per tutti”.

“Una storia vecchia, non mi farò intimidire”. Così Boffo risponde all’attacco portatogli ieri. “Una vicenda inverosimile, capziosa, assurda”, scrive il direttore dell’Avvenire, che aggiunge: “Sia chiaro che non mi faccio intimidire, per me parlano la mia vita e il mio lavoro. Al direttore del Giornale ora l’onere di spiegare perche’ una vicenda di fastidi telefonici consumata nell’inverno del 2001 e della quale ero stato io la prima vittima, sia stata fatta diventare oggi il monstre che lui ha inqualificabilmente messo in campo. Nella tristezza della giornata la consapevolezza che le gravi offese sferratemi da Vittorio Feltri faranno serena la mia vecchiaia”.

Intanto, stamani l’Avvenire non pubblicanessun titolone a piena pagina.In prima, di taglio basso, titola “Inqualificabile attacco”, un box nel quale vengono riportate, una dopo l’altra, con una breve nota di condanna come cappello, le risposte indignate dello stesso Boffo, della Cei (che conferma la fiducia al direttore) e del Comitato di Redazione del giornale (che solidarizza con il direttore). Nelle pagine interne, invece, un articolo, sempre di taglio basso, di pastone di tutte le espressioni di solidarietà a Boffo (telefonate, mail, messaggi sms) manifestate nel corso della turbolenta giornata di ieri.

E mentre l’Avvenire si difende,il Giornale si apre un un nuovo capitolo, questa volta dedicato ad Ezio Mauro. Il direttore di Repubblica è accusato di aver acquistato una casa pagandola in nero. Il racconto di quanto e’ accaduto è di Franco Bechis, direttore uscente di Italia Oggi. “Nel 2000 – si legge sul quotidiano – EzioMauro acquistò una casa del valore di 2,150 miliardi di vecchie lire, ma con 850 milioni non dichiarati negli atti ufficiali e pagati con una serie di assegni da 20 milioni ciascuno (uno da 10) firmati dallo stesso Mauro”.

“Proprio colui che s’é fatto carico più di ogni altro della campagna moralizzatrice a colpi di escort e gossip contro il premier Berlusconi, colto in fallo per una condotta non certo da cittadino esemplare”, è il commento del Giornale.

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