Roma, attacco incendiario al locale gay ‘Qube’

di Redazione

il Qube di Roma (foto Internet)ROMA. Dopo l’aggressione alla coppia di giovani gay tra venerdì e sabato, nuovo attacco omofobo quello della scorsa notte a Roma dove c’è stato un tentativo di dare fuoco alla discoteca ‘Qube’, in via di Portonaccio.

Il locale, noto ritrovo gay,è anche la sede storica della ”Muccassassina” la più importante festa gay della capitale. Immediato l’arrivo sul posto dei vigili del fuoco che hanno prontamente spento un principio d’incendio che ha interessato l’ingresso e la biglietteria del locale che si trova nel quartiere Tiburtino. Fortunatamente all’interno della struttura non c’era nessuno, perchè la discoteca e’ chiusa per ristrutturazione.

Intanto, l’Arcigay in una nota fa sapere: “L’incendio appiccato questa notte al Qube, sede della festaGlbt Muccassassina, organizzata dal Circolo Mario Mieli,è la dimostrazione di come vi sia nella Capitale un problema concreto di escalation della violenza omofoba. A pochi giorni dall’aggressione subita da due ragazzi nei pressi del Gay Village, di cui uno versa ancora in gravi condizioni, questo raid ai danni del Muccassassina sembra prefigurarsi come una risposta rabbiosa rispetto alla solidarietà quasi unanime espressa in questi giorni alla comunità Lgbt. Esprimiamo al Circolo Mario Mieli la nostra più fraterna solidarietà e vicinanza, confermiamo la volontà nel proseguire nell’azione unitaria intrapresa, al fine di organizzare una forte e partecipata risposta nazionale di tutto il movimento Glbt”.

Giorgio Ciardi, delegato del sindaco di Roma Gianni Alemanno per le Politiche della Sicurezza, fa sapere: “Adesso basta. E’ intollerabile quanto avvenuto questa notte al Qube, nota discoteca di Roma, e l’ennesima riprova che la mamma dei cretini è sempre incinta.Questo atto criminale e intimidatorio deve essere ampiamente condannato da tutti e auspichiamo che le forze dell’ordine riescano in tempi brevi ad individuare i responsabili di questo vile gesto. Il sindaco Alemanno, in questi giorni, ha ampiamente chiarito la posizione dell’amministrazione comunale che non è disposta ad accettare l’intolleranza e la prevaricazione ma è aperta al dialogo favorendo l’accettazione solidale nei confronti di tutti. Inoltre, è opportuno lavorare in modo coeso ed unitario, oltre le divergenze politiche, al fine di appoggiare la proposta di legge Concia, uno strumento che introduce, come ha già affermato il primo cittadino, l’ aggravante di intolleranza sessuale nei reati contro la persona”.

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