RIMINI. Il dibattito tra gli economisti nel cercare di interpretare la crisi è come le riunioni dei maghi.
Ad affermarlo è il Ministro dellEconomia Giulio Tremoni che, durante il Meeting di Rimini, ha attaccato la categoria degli economisti cita Mandrake, Harry Potter, ed una lunga fila di esempi fino al mago Otelma: Le riunioni degli economisti mi ricordano proprio quelle dei maghi e quello che colpisce di più – aggiunge – è che nessuno di questi ha mai chiesto scusa, nessuno ha mai detto di aver sbagliato. Sbagliano sempre gli altri. Vedo che è pieno di gente che per sopravvivere dice esattamente il contrario di quello che diceva per vivere. Io non sono un economista e questa volta è una cosa che mi aiuta. Ma – ha continuato – ho sempre pensato che a fine Novecento il mondo stava entrando in una curva diversa, colpa della globalizzazione che ha effetti positivi e effetti negativi. Ho sempre pensato che ci sarebbe stata una crisi causata dalla globalizzazione ma era impossibile immaginare in che giorno e in che misura. Ci voleva un mago per capire in che giorno sarebbero crollati i mercati e di quanto, ma non per capire che la crisi sarebbe arrivata e che le cose non sarebbero rimaste come prima. Io conclude – la crisi l’avevo prevista già dal 1995, perciò, se ci fosse il buon senso, farebbero bene gli economisti a stare zitti un anno o due così ne guadagnerebbero loro stessi e noi tutti.