Operai Chirico protestano sul tetto dello stabilimento

di Antonio Taglialatela

 TEVEROLA. Nei mesi scorsi avevano ottenuto la cassa integrazione, in scadenza a novembre. Adesso chiedono una soluzione definitiva della questione, anche perchè non è possibile ottenere una proroga.

Per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni, i quaranta operai dell’ex pastificio Chirico hanno occupato lunedì mattina lo stabilimento in cui lavoravano, nell’areaindustriale di Teverola, situato nei pressi del deposito dei pullman. Vogliono un nuovo impiego, garanzie per il loro avvenire, visto che il sussidio della cassa integrazione è l’unicodi sostentamento per le proprie famiglie.

Dopo aver divelto i cancelli dello stabilimento, attualmente posto sotto concordato preventivo dal tribunale, alcuni operai sono saliti sul tetto, minacciando di lanciarsi nel vuoto.

 Sul posto sono giunti gli agenti del commissariato di polizia di Aversa, coordinati dal dirigente Eliseo Nicolì, e i carabinieri della locale stazione. Dopo alcune ore di tensione, gli operai, grazie alla mediazione del commissario straordinario Macchiarella, che governa il Comune di Teverola dallo scorso giugno dopo l’annullamento delle elezioni, sono riusciti ad ottenere un incontro in Prefettura per martedì mattina. Così sono scesi dal tetto ma comunque sono rimasti a presidiare lo stabilimento, anzi hanno annunciato di volersi organizzare per la notte.

Una protesta analoga si è tenuta nei giorni scorsi, il 28 agosto, nel centro commerciale “Medì” dove due dipendenti di una ditta esterna, che effettuava le pulizie nell’ipermercato Iperfamila e alla quale non è stato rinnovato il contratto, sono saliti sul tetto della struttura minacciando di buttarsi. Gli operai hanno rinunciato solo dopo aver ottenuto la garanzia di un tavolo in Prefettura, anche questo previsto per la mattinata di martedì.

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