Pecorario: “Parole di Lusini fuori dalla realtà”

di Redazione

Agostino PecorarioTEVEROLA. “La replica di Lusini è semplicemente fuori dalla realtà”. E’ il commento dell’esponente cittadino del Pd, Agostino Pecorario, dopo le dichiarazioni dell’ex sindaco Biagio Lusini sulla fuoriuscita dalla sua coalizione degli ex assessori Gennaro Melillo, Salvatore Barbato, Raffaele Caputo e Nicola Picone.

Lusini, infatti, oltre a sottolineare il fatto che non sia stato avvertito dai consiglieri della loro decisione di creare un “terzo polo” alle prossime amministrative, ha giudicato “tardive” le considerazioni dei suoi ex assessori, che l’hanno bollato come “dittatore” che applica metodi “poco collegiali”, visto che hanno governato con lui per circa dieci anni.

“Il buon Lusini – afferma Pecorario – vive in suo mondo, in cui ricorda i bei tempi antichi quando dominava e dettava legge a Teverola senza che nessuno gli si opponesse. Ma il gesto di questi quattro coraggiosi a cui mi sono unito ha creato un vero e proprio terremoto politico in Teverola di cui l’ex sindaco pagherà le conseguenze. Sono certo e credo agli ex consiglieri quando dicono che molte cose erano a loro sconosciute o che le sapevano soltanto a ‘bocce ferme’m cioè dopo che erano state fatte”.

Il giovane democratico riporta poi il discorso sul piano politico. “Lusini, dopo le amministrative (annullate per mancato raggiungimento del quorum, ndr), si doveva candidare anche alle provinciali e questo era il ‘segreto di Pulcinella’. Adesso il nostro ex sindaco si concentra solo su Teverola e stranamente dimentica la Provincia, anzi pare che voglia appoggiare qualche suo amico che si candiderà nell’Udc. Lusini spieghi questo suo cambio di strategia chiarisca se è ancora del Pd o se appoggia l’Udc ed allora potrebbe ritrovarsi con il Popolo delle Libertà nella competizione provinciale”.

“E’ talmente legato al potere – incalza Pecorario – che alle ultime elezioni europee invitava la gente a non votare oltre che per le comunali anche indirettamente per le europee ed allora di questo personaggio politico il Pd cosa ne deve fare? Lasciarlo al suo destino trasversale e politicamente solo utilitaristico. Di partitico e di centrosinistra non c’è nulla. La politica – conclude l’esponente del Pd – è una cosa che si fa prima col cuore, cioè ci si crede, e poi con la mente. A buon intenditor poche parole”.

dal Corriere di Caserta, venerdì 28.08.09

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