AVERSA. Una nuova tegola si abbatte sulla testa degli utenti della sanità aversana.
Alla crisi del pronto soccorso, da tempo in difficoltà a garantire assistenza per l’eccessivo, spesso ingiustificato, numero di richieste a fronte di una grave carenza di personale, si aggiunge l’impossibilità di fare ricorso alle due case di cura convenzionate presenti sul territorio comunale.
Per disposizione di Antonio Gambacorta, commissario straordinario dell’Asl Caserta, la convenzione che permetteva alle strutture di garantire assistenza, offerta essenzialmente per problemi di chirurgia generale e di ostetricia,a spese del sistema sanitario nazionale è sospesa per la durata di sei mesi. Cosicché chi ne avesse necessità potrebbe fare ricorso alle due case di cura solo pagando di tasca.
Impossibile utilizzare l’alternativa dell’ospedale Moscati dal momento che nel mese di marzo 2008, a seguito di una ispezione dei Nas, su disposizione della manager Costantini, fu chiuso il blocco operatorio e fu sospesa l’attività di elezione che doveva, però, essere ripresa con l’espletamento della gara di fitto di un blocco operatorio mobile. Saltata, per carenza di offerte, la gara non è stata riproposta e la disposizione di chiusura delle attività chirurgiche di elezione non è stata annullata. Oggi con la sospensione della convenzione alle due case di cura quale scelta ha il cittadino aversano se ha necessità di un intervento chirurgico di elezione? Abbiamo posto la domanda al commissario Gambacorta al termine dell’incontro che ha avuto giovedì con i sindaci dell’agro, chiedendo anche una previsione sui tempi di riapertura delle strutture.
Mi è stato notificato un rapporto dei Nas che segnalata – ha risposto – carenze di requisiti, per le due strutture, che imponevano l’applicazione di norme di legge che prevedono la sospensione della convenzione ed ho compiuto un atto dovuto, rimettendo all’autorità locale ovvero al sindaco il provvedimento relativo alla loro apertura. La durata della sospensione è di sei mesi, ma – ha aggiunto – per quanto di mia competenza potrò riattivarla in qualsiasi momento. Basterà che venga informato che sono state rimosse le carenze segnalate dai Nas. Quanto al provvedimento di apertura è competenza del sindaco.
Sindaco che avrebbe difficoltà sul tema perchè in entrambe le strutture sanitarie sono in atto lavori di ampliamento, autorizzati dal consiglio comunale, che gli impedirebbero di intervenire. A questo punto diventerebbe urgente, urgentissimo riattivare le sale operatorie del Moscati per gli interventi di elezione. Sull’argomento Gambacorta, nominato commissario dell’Asl da pochissimo tempo con incarico a termine – a meno di proroghe – al 30 di ottobre dovrà innanzitutto prendere visione della disposizione siglata dalla manager Costantini e poi intervenire. Al momento di certo c’è solo da riportare una frase particolarmente significativa in vista dell’incontro che avrà mercoledì a Caserta con i sindaci dei comuni sui cui territori ricadono gli ospedali aziendali.
Mi sono state consegnate nove realtà ospedaliere. Non sono – ha affermato – nella possibilità di risolvere tutte le problematiche esistenti. Per quanto ho potuto vedere fino ad oggi, per garantire l’assistenza sanitaria nel territorio non posso tenere aperti nove ospedali.