Asl, ora la scure si abbatte sui “budget di cura”

di Redazione

Asl di AversaAVERSA. Ormai senza fine lo smembramento dell’ex Asl Ce2 da parte della “nomenclatura” della dirigenza chiamata a governare la neonata Asl di Caserta.

Ultimi a cadere nella rete sono ora i “budget di cura”, una ormai vecchia “invenzione” dell’allora direttore generale Franco Rotelli, che volle importare dal nord del paese una serie di innovazioni fondamentali, tra cui proprio i budget di cura, una formula singolare con cui Asl e Comuni del territorio, insieme, nell’ambito dei servizi offerti dalla Legge 328, riescono a dare supporto alle esigenze di salute e a quelle sociali di una buona parte delle fasce del disagio.

Un’esperienza in verità eccellente, sulla quale la stessa Regione Campania si è fatta bella e ha cercato di importare contenuti e che ora pare si sulla strada dello smantellamento totale. Sono ormai mesi che le Cooperative e le Associazioni che offrono servizi collegati ai budget di cura (e parliamo di servizi per minori, disadattati, menomati psichici, anziani etc.) sono senza rimborsi da parte dell’Asl di Caserta, addirittura taluni pagamenti già definitivi ed approvati dagli uffici dell’ex Asl Ce2 di Aversa, sono bloccati.

Ma la cosa peggiore da rilevare è la neanche troppo silenziosa azione di smantellamento completo del sistema dei servi socio-assistenziali così come strutturato nell’ex Asl di Aversa, sistema non visto bene né dai cugini dell’ex Asl Ce1, che mai si sono spinti così oltre con i servizi socio-assistenziali, né dalla dirigenza voluta da Antonio Sassolino all’Asl di Caserta, troppo impegnata a tagliare tutto quanto sia possibile tagliare, senza neanche andare troppo per il sottile.

L’imperativo è risparmiare e di certo tagliando nel socio-sanitario il risparmio potrebbe essere altissimo. Il tutto naturalmente alla faccia dei tanti assistiti e di tanta gente che ormai in questo settore opera da anni. Il disastro sanità da queste parti non è che all’inizio.

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