AVERSA. Nascerà ufficialmente il 30 settembre prossimo, mercoledì, il Centro Commerciale Naturale, con al momento, circa cento aderenti.
Infatti, dopo un primo passaggio notarile il 22 settembre scorso, la sottoscrizione dellatto fondante è prevista tra qualche giorno. Primi sponsor i responsabili di Ascom, Franco Candia, e Confesercenti, Maurizio Pollini. Con loro anche Cna, Associazioni di Consumatori, Cassa Artigiani e non abbiamo è lo stesso Pollini a parlare preclusione alcuna, anzi facciamo un appello affinché siano presenti più soggetti che possano portare idee e progetti innovativi, perché il nostro obiettivo non è quello di mettere in atto un soggetto in contrapposizione alla grande distribuzione, ma in competizione, sia sul piano della convenienza dei prezzi per lutilizzatore finale che della qualità dei prodotti offerti.
Crediamo continua il responsabile provinciale della Confesercenti che Aversa debba essere considerata città turistica e per questo entrare nellapposito circuito grazie al proprio patrimonio artistico e poter godere di tutta una serie di facilitazioni, dallapertura festiva dei negozi ai benefici economici erogati dalla Regione Campania. Un discorso, questultimo, che chiama in causa anche la Diocesi. Aversa è la città delle cento chiese, tutte ricche di opere darte ed opere darte esse stesse.
Il Centro Commerciale Naturale continua Pollini non può nascere senza lapporto fondamentale del Comune di Aversa al quale chiediamo di intervenire in quattro settori chiave per lo sviluppo del terziario: sicurezza (i clienti dei negozi vogliono passeggiare in una città senza timore di essere rapinati), arredo urbano, igiene urbana e servizi. In merito a questi ultimi faccio espresso riferimento soprattutto ai parcheggi che devono essere allinterno della città per fare in modo che si possa giungere nellarea commerciale agevolmente. In questo senso vanno integrati i parcheggi del Parco Pozzi e dellex Alifana attraverso la realizzazioni di posti auto nel sottosuolo. Al Comune, poi, non chiediamo altro se non mettere in atto quanto già avviene in altre città: reinvestire in parte nel centro commerciale i proventi che vengono dalle tasse pagate dai commercianti.
In parole povere, Pollini chiede che una percentuale dei tributi pagati dagli stessi commercianti venga utilizzata per realizzare servizi e iniziative a favore del centro commerciale stesso. Unidea, quella del centro commerciale naturale che Candia, quando fece ritorno in città una ventina di anni fa, dopo la sua esperienza al Nord, ci raccontò come una novità, un ipermercato dal volto umano che coniuga lesigenza di rivitalizzare la città con quella di creare un clima accogliente e lofferta di prodotti a prezzo conveniente.
Insomma, un precursore che aveva un po accantonato questa ipotesi, poi riproposta da Pollini, che è riuscita a mettere daccordo due associazioni spesso agli antipodi, soprattutto a causa dello schierarsi politicamente su lidi opposti da parte dei due capi riconosciuti.
Orail progettoparte con la benedizione del sindaco Mimmo Ciaramella e rappresenta, di fatto, lultima spiaggia per il settore commercio in città, dove i negozi sono sempre più pochi. Marchio unico, strategia unica, grande consorzio che vede coinvolte tutte le strade cittadine. Troveranno un accordo duraturo i negozianti aversani o si faranno prendere la mano dalle solite gelosie?