AVERSA. Si è tenuto giovedì scorso un incontro organizzativo degli “Ecologisti per Bersani e Amendola-Campania”nel circolo Pd Aversa.
Il comitato, dopo aver incontrato Pierluigi Bersani a Roma il 17 settembre nella sala delle Carte Geografiche, ha incontrato Enzo Amendola, candidato segretario regionale Campania del Pd, durante il quale ci sono stati vari interventi di carattere politico ed organizzativo che hanno trovato la sintesi in un documento redatto dal comitato che è stato consegnato allo stesso Amendola, al deputato Stefano Graziano, al consigliereregionale Nicola Caputo ed al segretario provinciale Enzo Iodice, dove sono descritte le linee giuda del programma politico-programmatico degli Ecologisti.
Il punto più importante del documento è nella proposta di una task force ambientale per affrontare il gravissimo problema delle bonifiche.
Tratto dal documento: “La nostra proposta potrebbe essere quella di costituire unatask force ambientalealla quale dovrebbero partecipare tutte le parti in causa, come Arpac, amministratori, associazionismo, autorità giudiziaria, etc. che abbia come primo punto allordine del giornolindividuazione e la bonifica dei tanti territori inquinatisoprattutto dalle attività illecite della camorra, e preparare anche una proposta di legge per il reao ambientale, facendolo diventare reato penale con le giuste pene da dover scontare”.
Francesco Del Franco (nella foto), coordinatore Comitato Ecologisti per Bersani e Amendola-Campania, commenta:”La nostra scelta di affiancare Bersani e Amnedola nella candidatura e nelleventuale lavoro di dirigenza del partito scaturisce dalla nostra convinzione che loro sono le uniche persone, per qualità, serietà, capacità ed impegno, intorno ai quali si potrà realizzare lunità del partito, un partito vero, strutturato,solido e che porti una vera proposta alternativa al carrozzone Pdl. Inoltre il loro programma prevede pienamente la nostra idea di partito, cioè quella di un partito ecologista , che affronti tutte le tematiche partendo sempre dalla sostenibilità, avendo insomma come faro lo sviluppo sostenibile”.