Fondi sanità, i sindaci dell’agro si incontrano ad Aversa

di Redazione

la conferenza nell'aula consiliareAVERSA. Si potrebbe definire un successo, o un flop, dipende dalla “angolazione” da cui si guarda. Eppure l’incontro tenutosi giovedì pomeriggio tra i rappresentanti dei comuni dell’agro aversano ha prodotto una certezza: coesi si vince. video

Forse troppo poche le fasce tricolori, o loro delegati, che hanno accettato l’invito del consigliere regionale del Pdl Giuseppe Sagliocco. Presenti Domenico Ciaramella, sindaco di Aversa, Luigi Verrengia, sindaco di Parete, Gianfranco Miele, vicesindaco di Villa di Briano, Eugenio Di Santo, sindaco di Sant’Arpino, Enzo Coppola, vicesindaco di Trentola Ducenta, Antonio Corvino, assessore allo sport di Casal di Principe, Giacomo Di Ronza, vicesindaco di Gricignano, Vincenzo de Angelis, sindaco di Cesa, Pasquale Carbone, sindaco di San Marcellino.

Il risultato è stato la stipula di un documento da presentare al manager dell’Asl unica di Caserta Antonio Gambacorta, con il quale si definiscono i parametri e gli interventi utili per poter impiegare i tre milioni di euro di fondi regionali subito disponibili per la sanità. Infatti, da tempo proprio il consigliere Sagliocco si è battuto per far giungere contributi regionali alle casse dei dipartimenti sanitari di Terra di Lavoro. Oggi, la somma “cash” dovrà essere impiegata per riabilitare e migliorare alcuni dei servizi fondamentali alla salvaguardia della salute del cittadino.

Un importante dato sospeso tra il politico ed il puro gossip è invece l’incontro-scontro tra i due protagonisti dell’estate aversana: Sagliocco, appunto, e il sindaco Ciaramella. Dopo settimane di querelle sugli organi di stampa è arrivata in pubblico la “stretta di mano”, potremmo affermare senza dubbio di facciata, visto il clima di frizzante schermaglia che i due hanno tenuto durante tutta la riunione. Più che un incontro tra primi cittadini, sembrava un matrimonio in cui gli “sposi” (Sagliocco e Ciaramella) definivano con gli invitati le ragioni di un divorzio vicino ed inevitabile. Sono volate accuse sulla negligenza di gestione dell’uno e sui ritardi di convocazione dell’altro (Ciaramella è anche presidente della conferenza dei sindaci dell’agro), intervallate dagli inevitabili momenti targati “volemoce bene”. Insomma, l’ennesima riflessione poco accurata su temi che dovrebbero essere trattati con spazio maggiore e tempo debito.

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