AVERSA. Sulla crisi del pronto soccorso del San Giuseppe Moscati interviene il consigliere regionale del Pdl Giuseppe Sagliocco, presidente della commissione di controllo sugli atti degli Enti locali.
La soluzione trovata al problema della carenza di personale del pronto soccorso non va. I problemi dell’ospedale di Aversa non si risolvono – dice – applicando pannicelli caldi. Il Moscati, così com’è oggi, – continua Sagliocco – è un ospedale in stato di coma e per uscire dal tunnel non si può pensare di usare il metodo di spogliare dei reparti per rivestirne degli altri cancellando il diritto dell’utenza all’assistenza ordinaria. Cosa che sottolinea – accadrà inevitabilmente con la sospensione di tutte le attività ambulatoriali e l’accorpamento delle varie unità operative in una sola unità destinata ad assicurare prevalentemente i turni del pronto soccorso, come previsto nel verbale stilato dai responsabile del presidio.
Se il Moscati è nelle condizioni in cui si trova esistono- dice – delle responsabilità che vanno individuate partendo dalla capacità gestionale dei vertici aziendali assegnati all’ex Asl Ce2 negli ultimi anni e dall’utilizzo dei fondi concessi dalla Regione Campania. Finanziamenti che – ricorda Sagliocco – sono stati assegnati al Moscati di Aversa, ma non è solo il caso del Moscati perché c’è quello ancora più clamoroso dell’ospedale di Teano, per ristrutturare e ammodernare il nosocomio ma che sono rimasti inutilizzati e revocati dalla Regione o usati chissà come e finiti chissà dove. Considerando che la documentazione relativa a quei fondi, oggi è in mio possesso, ritengo sia giunto il momento – continua Sagliocco – di mettere le carte in tavola per individuare responsabilità e responsabili.
Intanto – conclude – per la vicenda del pronto soccorso assumo l’impegno di convocare per la prossima settimana il direttore generale dell’Asl Caserta Antonio Gambacorta in un’audizione sul tema da tenere alla presenza dell’assessore regionale alla sanità Mario Santangelo.