Influenza, è morto il paziente napoletano

di Redazione

Ospedale Cotugno di NapoliNAPOLI. È morto il 51enne, del quartiere partenopeo di Secondigliano, che era ricoverato all’ospedale Cotugno di Napoli dopo essere stato colpito dall’influenza H1N1.

E’la prima vittima in Italia per le complicazioni seguite al contagio da influenza A. Le condizioni di Gaetano D. hanno subito un ulteriore, brusco peggioramento verso le ore 23 di ieri sera. Il personale medico e paramedico in servizio nel reparto di rianimazione del Cotugno è immediatamente intervenuto, praticando tutte le iniziative previste dai protocolli terapeutici. In breve tempo i medici hanno però constatato una crescente bradicardia, cioè un progressivo rallentamento del battito del cuore, finchè non è subentrata la fibrillazione e, infine, l’arresto. I medici del Cotugno hanno proseguito con le manovre di rianimazione per altri 45 minuti, fin quando non si è dovuta constatare la morte del paziente.

Il direttore sanitario, Cosimo Maiorino, ha diffuso una breve nota che conferma la morte del paziente D.G. “Alle ore 24,00 del 3 settembre 2009 – si legge nel comunicato – il paziente D.G. è deceduto per sepsi da stafilococco aureo e broncopolmonite complicata da insufficienza renale acuta in paziente con grave cardiomiopatia dilatativa, diabete mellito in oligofrenico con infezione da virus A H1 N1”.

Da chiarire, comunque, cheil virus è soltanto in parte responsabile del decesso che è stato determinato, soprattutto, dalle gravi patologie che già da diverso tempo affliggevano il paziente. L’uomo, un soggetto oligofrenico, soffriva da tempo di miocardiopatia dilatativa e di una forma molto grave di diabete. Il quadro clinico, di recente, si era ulteriormente complicato a causa di una insufficienza renale e di una sepsi da stafilococco aureo. Gaetano D. abitava con l’anziana madre nel quartiere Secondigliano: su di lui i medici non avevano mai nutrito troppe speranze di sopravvivenza. Sin dal momento del suo arrivo in ospedale, martedì scorso, era stato sottoposto a respirazione assistita ed al monitoraggio dal punto di vista emodinamico e respiratorio, con elettrocardiogramma, controllo della pressione arteriosa e dei livelli di gas nel sangue. D.G. è stato sin dal primo momento sottoposto anche ad emofiltrazione renale.

L’uomo era stato ricoverato inizialmente nell’ospedale Cardarelli, dove gli erano state diagnosticate gravi insufficienze cardiorespiratoria e renale e per questo era stato intubato. Successivamente era stato trasferito nell’ospedale Cto e, dopo gli esami, gli era stato diagnosticato il virus N1H1. Poi il trasferimento al Cotugno. D.G. non è mai stato all’estero e, a causa delle tante patologie da cui è affetto, era stato ricoverato in passato in vari ospedali e case di cura di Napoli. I medici del Cotugno hanno però escluso che possa aver contratto il virus N1H1 proprio durante uno di questi ricoveri.

Intanto, migliorano le condizioni degli altri ricoverati: il 27enne di Cava de’ Tirreni, di ritorno da un viaggio in Brasilie, e la donna di 37 anni tornata da una vacanza in Croazia.

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