CASERTA. Mentre a Caserta si rischiano 400 posti di lavoro nella sanità privata, Bassolino, con una variazione di bilancio, stanzia 98 milioni di euro alla Asl Napoli 1 e allazienda sanitaria di Salerno, per consentire il pagamento degli stipendi ai dipendenti delle strutture private e ripristinare i servizi ai cittadini.
Nel dettaglio, 80 milioni vanno a Napoli e 18 a Salerno. Sono fondi ordinari della sanità, per consentire la ripresa dei servizi di riabilitazione presso i centro convenzionati. Verranno così subito erogate ai centri di riabilitazione le liquidazioni per le prossime quattro mensilità, da settembre a dicembre del 2009. Caserta è stata completamente ignorata, nonostante il grido dallarme lanciato laltro giorno dai responabili delle strutture accreditate della Asl di Caserta. La salute dei malati casertani, soprattutto dei disabili, non interessa affatto a Bassolino. La sua, come al solito, è una scelta a senso unico, che esclude Caserta. E proprio il caso di dire che così toglie il respiratore al comparto di unintera provincia, collassata già dopo il piano di programmazione triennale, 2008 2010, da lui voluto, per tagliare lassistenza e le prestazioni ai malati che presentano gravi patologie.
E il consigliere del Pdl Angelo Polverino ad accusare quella che ritiene una decisione che aggrava sia la situazione dei dipendenti, già messi in agitazione in questi giorni, sia gli stessi centri di riabilitazione di Caserta, che sono ricorsi ai fidi bancari, pur di retribuire i propri dipendenti per le inadempienze dellAsl.
Quello che denunciamo da anni, purtroppo solo oggi trova riscontri oggettivi. Il 70% delle risorse economiche di una regione finisce nella sanità. Risorse continua lesponente del Pdl sperperate dalla sconsiderata politica di Bassolino. Una politica fatta di sprechi, di clientelismo, di promozioni facili e di stipendi doro ai medici ed agli autisti delle Università, con i malati a pagarne le conseguenze unitamente ai dipendenti oggi in bilico. Quella creata da Bassolino è una situazione inaccettabile, che alla fine distrugge il privato, quello che non gli sta bene, quello casertano. Bassolino è responsabile di questaltro disastro. La situazione è veramente drammatica. Non cè da meravigliarsi se dal mese prossimo inizieranno a chiudere i primi centri. La soluzione trovata per Napoli e Salerno darebbe la possibilità di evitare i licenziamenti anche a Caserta. I lavoratori delle strutture accreditate non devono pagare il prezzo più alto delle colpe del Governatore Bassolino. Un Bassolino che si dice soddisfatto di aver dato 98 milioni di euro per garantire un servizio fondamentale per migliaia e migliaia di cittadini di Napoli e Salerno. E un irresponsabile, perché sa bene che il servizio privato a Caserta è di primissima qualità. Solo questo basta per attuare un provvedimento simile per le strutture private del casertano, divenute strategiche e punto di riferimento per tantissimi malati.