PIEDIMONTE. Cinque persone arrestate, otto denunciate a piede libero e numerosi sequestri di refurtiva e materiale illecito.
E’ il bilancio di una vasta operazione dei carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese, diretta dal capitano Salvatore Vitiello, che ha interessato gran parte dei comuni del comprensorio matesino.
Il primo a cadere nella rete dei militari è stato un latitante di origine nigeriana, Udi Efe, 24enne, ricercato dal marzo del 2007, in quanto sfuggito ad un ordine di cattura emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per traffico di sostanze stupefacenti, in particolare eroina e cocaina. Il latitante è stato localizzato dai carabinieri della stazione di San Gregorio e Alife, al comando dei marescialli Giovanni Orsi e Giovanni Aceto, nei pressi della zona ferroviaria di Piedimonte. Dopo la cattura è stato trasferito nella Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
Nel vicino comune di Alvignano, i militari del nucleo radiomobile coordinati dal maresciallo Giuseppe Calabrese, hanno invece sorpreso in via San Ferdinando, a bordo di un camion Fiat Iveco, Salvatore Dello Margio, 59enne, e Giovanni Dello Margio, 37enne, entrambi di Piedimonte, mentre trasportavano circa 10 quintali di rifiuti speciali anche di tipo pericoloso. Si tratta di parti meccaniche ed elettriche di veicoli, bombole di gas esauste, fusti di olio motore esausti, elettrodomestici in disuso, batterie esauste e vari rottami ferrosi. Sia il veicolo che il pericoloso carico sono stati sottoposti a sequestro e affidati ad una ditta specializzata per lo smaltimento. I due, padre e figlio, sono stati arrestati e rinchiusi nelle camere di sicurezza con l’accusa di smaltimento illecito di rifiuti speciali e inquinamento ambientale. Indagini sono in corso per accertare la provenienza e la destinazione dei materiali rinvenuti.
A San Potito Sannitico, sempre i militari del nucleo radiomobile hanno proceduto all’arresto di Mario Santagata, 66enne, del posto, per il furto di circa 10 quintali di legna asportati all’interno del bosco demaniale del comune di San Potito. L’intera refurtiva è finita sotto sequestro insieme all’autocarro utilizzato per il trasporto. L’uomo sorpreso in flagranza di reato è stato ammanettato e trasferito nelle camere di sicurezza. Tra i precedenti a carico del Santagata, si è scoperto che nel 2002 si era già reso responsabile di un furto, mentre negli anni ’60 si era reso protagonista di un omicidio, appena diciottenne a seguito di una lite scaturita per futili motivi aveva ucciso il padre con un colpo di fucile ed era stato condannato per omicidio doloso.
Due giovani di Alife, M.N. e N.C., entrambi 19enni, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria perché resisi responsabili del reato di ricettazione. Sono stati infatti sorpresi nella zona di Castello Matese a bordo di un ciclomotore Malaguti Phantom 50, con il telaio completamente contraffatto e alterato. Il mezzo è stato ovviamente sottoposto a sequestro poiché verosimilmente di provenienza furtiva.
Altre 6 denunce sono scattate nei confronti di altrettanti extracomunitari di origine nord africana, O.J., 27enne, K.A., 28enne, A.M., 32enne, I.C., 25enne, A.B., 28enne, e E.F., 25enne, tutti responsabili del reato di clandestinità, in quanto sorpresi sul territorio nazionale privi di regolare permesso di soggiorno. L’ultimo dei denunciati è stato poi tratto in arresto perché tentando la fuga si è reso responsabile anche di resistenza a pubblico ufficiale.