TEHERAN. Mahmoud Ahmadinejad torna a minacciare le truppe alleate presenti in Iraq e Afghanistan: “Taglieremo la mano di chiunque lastenderà per premere il grilletto contro l’Iran”.
Dal palcodi una parata militare per il 29simo anniversario dell’attacco iracheno contro l’Iran (durante la quale si è schiantato un aereo militare che partecipava alla cerimonia), il leader islamico lancia quindi una nuova provocazione, nonostante il recente si ad un accordo sul nucleare e la disponibilità a partecipare ad un incontro, il primo ottobre, con il 5+1, ossia con i cinque Paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Russia e Cina) e la Germania.
“I popoli della regione sono capaci di risolvere da soli i loro problemi e non accetteranno mai la presenza di stranieri, tornate ai vostri Paesi”, ha affermato Ahmadinejad. Secondo il presidente da quando le truppe straniere sono presenti nella regione, “il terrorismo si è moltiplicato e la produzione e il traffico di stupefacenti è raddoppiato, triplicato. Questo dimostra che siete sulla strada sbagliata”. E avverte: “Nessuna potenza, nessun altro Stato oserà mai lanciare un’aggressione contro l’Iran”.