TEHERAN (Iran). Il Parlamento iraniano ha concesso la fiducia a 18 dei 21 ministri proposti per il nuovo governo dal presidente Ahmadinejad.
Tra i bocciati, oltre al ministro dell’Energia, due ministri donne: le responsabili dell’Istruzione, Sousan Keshavarz, la collega del Welfare Fatemeh Ajorlou. Plebiscito, invece, per il ministro della Difesa Ahmad Vahidi, ricercato dall’Interpol nell’ambito di un’inchiesta per un attentato del 1994 a Buenos Aires. Concessa la fiducia anche alla prima donna ministro dell’Iran, Marzieh Vahid-Dastjerdi, che diventa titolare della Salute.
Il ministro della Difesa designato, Ahmad Vahidi, è ritenuto dalla magistratura argentina coinvolto nell’attentato dinamitardo del 1994 che ha ucciso 85 persone. Ma l’Iran respinge l’accusa. Ora il presidente ha tre mesi di tempo per proporre ai 290 membri del parlamento tre nuovi nomi al posto di quelli respinti, ma già potrà iniziare in settimana la sua azione di governo.