WASHINGTON. Il progetto di ampliamento del cosidetto “scudo spaziale” all’Europa dell’Est sarà accantonato dall’amministrazione di Barack Obama.
Lo scrive il ‘The Wall Street Journal’, che fa riferimento a proprie anonime fonti governative, sia in carica sia passate.
La precedente amministrazione Bush aveva pensato di installare atterie di intercettori in Polonia e di una stazione radar di primo avvistamento nella Repubblica Ceca. Ma per Obama ampliare il sistema di difesa Usa oggi non sarebbe una priorità. Almeno come spiegano le fonti anonime sul giornale: “Gli Stati Uniti – spiegano le fonti anonime sul giornale – fondano la loro decisione sulla valutazione secondo cui il programma dell’Iran per dotarsi di missili a lunga gittata non ha compiuto progressi tanto rapidi quanto era stato stimato anteriormente, riducendo così la portata della minaccia per il territorio continentale statunitense e per le principali capitali europee”.
Si tratta, è sottolineato nell’articolo, di una mossa prevedibilmente destinata a “placare la Russia”, ma anche a “inasprire il dibattito sulla sicurezza in Europa”. Mosca, infatti, si è sempre opposta al piano di estensione dello ‘scudo anti-missile’ promosso da Bush, ritenuto un’iniziativa volta proprio contro il Cremlino. Ufficialmente, l’ampliamento dello ‘scudo’ all’Europa orientale avrebbe dovuto avere una funzione protettiva, e dissuasiva, nei confronti di eventuali atti di aggressione da parte di ‘Stati-canaglia’ quali Corea del Nord o Iran.