GRICIGNANO. Il sindaco Andrea Lettieri non si dimette dalla carica, smentendo le voci circolate negli ambienti politici all’indomani dell’avviso di garanzia notificatogli dalla Direzione distrettuale antimafia.
“Per il momento ho ritenuto opportuno incontrarmi con la maggioranza per riferire della situazione. Nei prossimi giorni valuterò eventuali decisioni ma adesso l’attività amministrativa deve proseguire regolarmente”.
Il primo cittadino ha poi chiarito in merito a delle imprecisioni apparse su un quotidiano:”Qualcuno ha scritto che il Comune di Gricignano non ha voluto aderire alla Stazione Unica Appaltante (organismo della Prefetturache garantisce maggiore trasparenza nell’assegnazione di appalti pubblici, ndr) quando invece siamo stati tra i primi firmatari dell’iniziativa, sottoscritta a Caserta dinanzi al ministro dell’Interno Roberto Maroni”. “Una cosa è rendere noti i contenuti di provvedimenti giudiziari, – ha aggiunto Lettieri – un’altra è riportare gravi inesattezze”.
Lettieri, ricordiamo, è indagato peril reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Le accuse nei confronti del primo cittadino ed ex assessore provinciale ai lavori pubblici sono emerse a seguito delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra cui Paolo Di Grazia (ex boss di Carinaro) e Michele Orsi (imprenditore nel settore dei rifiuti, ucciso il primo giugno del 2008 a Casal di Principe). Di Grazia avrebbe parlato di favori (soldi e posti di lavoro) ricevuti da Lettieri in cambio di voti, in occasione di una campagna elettorale. Mentre Orsi avrebbe riferito delle vicende, che avrebbero prodotto vantaggi patrimoniali al sindaco,legate alla costituzione della Gmc (Gricignano Multiservizi), società a prevalente capitale pubblico, – che si occupava della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e inizialmente degli appalti pubblici, – il cui braccio operativo erano, di fatto, lo stesso Michele Orsi e il fratello Sergio.