SAN PAOLO. Nelson Piquet junior ha confessato agli ufficiali della Fia di aver causato un falso incidente durante il Gp di Singapore dello scorso anno, su richiesta dei vertici del team, per favorire il compagno di squadra Alonso.
Il pilota finì contro un muro e, di fatto, agevolò il successo dello spagnolo: “La proposta di provocare un incidente deliberatamente mi e’ stata fatta poco prima della gara quando sono stato avvicinato da Briatore e Symonds”. “Esprimo questa dichiarazione volontaria, affinché la Fia possa esercitare le sue funzioni di supervisione e regolazione – continua Piquet jr – sono cosciente cheè un dovere per tutti coloro che partecipano ad un campionato della Formula 1 di assicurare la legittimita’ e la giustizia di una gara. E sono anche cosciente delle serie conseguenze a cui potrei andare incontro se dichiarassi il falso”.
Piquet, di recente licenziato dalla Renault (è stato sostituio dallo svizzero Romain Grosjean)dice che in quel periodo era”in uno stato d’animo molto vulnerabile. Stavamo trattando il rinnovo del contratto nei giorni in cui si correva e non avevo ancora ottenuto risposta”.
Symonds, spiega il pilota,”mi chiese se ero disposto a sacrificare la mia gara per la scuderia, costringendo la Safety Car ad entrare in pista. Pensai che se lo avessi fatto questo mi avrebbe aiutato a rinnovare il contratto. Dopo il colloquio Symonds mi chiamò in un angolo e mi mostrò una mappa, appunto la curva esatta dove io avrei dovuto uscire di pista. Concordammo che avrei provocato un incidente fra il 13° e 14° giro affinché il mio compagno di squadra Fernando Alonso potesse rifornissi ai box, dopo l’entrata della Safety Car…”.
Il 24enne, figlio del tre volte campione del mondo Nelson Piquet, rivela che, “durante la gara chiamai varie volte per radio quanti erano i box per avere la conferma di quando dovevo provocare l’incidente, chiamate che io normalmente non faccio” e che, dopo la corsa, “feci sapere a Felipe Vargas, amico e consigliere della mia famiglia, quanto era accaduto e lui, un po’ di tempo dopo, lo raccontò a mio padre. Mi ricordo anche che a fine Gp Briatore mi ringraziò”.
Una dichiarazione chehacosso il mondo della F1. Il compagno di scuderia Alonso cade dalle nuvole: “Non riesco ad immaginare questa situazione. Sono sorpreso e non voglio perdere altro tempo su questo argomento. Penso alla prossima gara. Non farò commenti, visto che il team non ne farà”. Non cambia nemmeno l’opinione su Flavio Briatore, il team principal chiamato in causa da Piquet: “E’ sempre stato un capo corretto con me. E’ il capo ed è un amico. Ha sostenuto la mia carriera sin da quando correvo in Minardi. Penso sia una bravissima persona, può contare sul mio appoggio”.
Duro, invece, il connazionale Rubens Barrichello: “Se ha fatto questo, non merita di stare nel mondo dello sport. Nelsinho è sempre stato una persona che ha avuto rispetto per me nonostante i problemi che ho avuto con suo padre. Anche io avevo rispetto per lui, ma se ha fatto questo non merita più di stare qui”.