SecondoZdenek Zeman, Mourinho è uno che “nasconde bene la propria mediocrità di allenatore” dietro le doti di grande comunicatore.
Il tecnico boemo, a margine della presentazione del documentario “Zemanlandia”, ha parlato a 360 gradi della situazione presente e passata del calcio italiano. “Io penso che Mourinho si trovi all’Inter perché è un grande gestore di giocatori. – ha aggiunto Zeman – Anche se è ancora più bravo a gestire i giornalisti. Certo, con lui i tifosi nerazzurri non vedranno mai un bel gioco. Detto questo la squadra di Moratti resta la grande favorita del campionato, anche se gioca malissimo, perché ha la rosa più attrezzata”.
Anche nella conferenza stampa alla vigilia di Rubin Kazan-Inter Josè Mourinho, che ha ricevuto un copricapo tradizionale tartaro in dono dalla stampa locale, non ha voluto rispondere alle critiche che gli sono arrivate da Zeman e dal direttore sportivo della Sampdoria Giuseppe Marotta. “Non lo conosco”, ha detto di entrambi.
L’ex tecnico di Roma e Lazio non risparmia nemmeno Ciro Ferrara e Leonardo, già seduti su panchine prestigiose alla prima esperienza. “Posso dire che io ho fatto la gavetta – ha ammesso -. ed ho imparato tanto. Si vede che loro non hanno bisogno d’imparare, perché sanno già tutto”. Ranieri, appena approdato alla Roma, ha dichiarato che, d’ora in avanti, i tifosi avrebbero dovuto scordarsi il bel gioco di Spalletti. “Sono frasi che mi fanno piangere il cuore. – ha spiegato – Purtroppo, nel calcio di oggi, conta solo il risultato e nessuno pensa più a far divertire la gente. Tanto per loro non ha più importanza se il pubblico va allo stadio, o da un’altra parte”. Zeman non pensa di avere eredi nel calcio moderno: “Non ne ho e non ne voglio. – ha confessato – Troppi tecnici vedono il calcio come un lavoro e non come un divertimento. Devo riconoscere, però, che Spalletti con la Roma ha fatto vedere un gran bel gioco in passato. Oggi mi piace Gasperini. Il suo Genoa esprime valori importanti, anche se non è continuo”.
Su di lui, invece, afferma: “Mi sento ancora un allenatore di calcio. Io sono disponibile a tornare sui campi da gioco, ma non so se oggi ci sono le condizioni. Di certo, mi divertirei ancora. Io penso di essere ancora bravo. Bisogna chiedere alle società, perché non mi vogliono. Sicuramente sono un personaggio scomodo. E poi, oggi tutti dicono che un tecnico deve essere un gestore di giocatori e non un maestro di calcio e non è questa la mia visione delle cose. Purtroppo, le mie dichiarazioni nel ’98, oltre a qualche scudetto con Roma e Lazio, le ho pagate a caro prezzo anche per la mia carriera”. A chi gli obietta che non ha mai vinto nulla, Zeman risponde per le rime: “Con la Lazio ho ottenuto un secondo ed un terzo posto. – ha aggiunto – Sono stati i migliori risultati della mia carriera. Purtroppo, in quegli anni non si poteva lottare per lo scudetto, perché come si è visto i titoli erano già assegnati prima. Anche con la Roma avrei potuto ottenere qualche vittoria in più”. Per adesso si gode il riposo, ma la voglia di tornare c’è. “Undici anni fa – ha confessato – ho detto le cose che pensavo. Purtroppo, oggi mi ritrovo lontano dal calcio, perché l’erba dei campi mi è stata rubata. Mi devo accontentare di quella dei campi da golf. Vorrei tanto far rivivivere ‘Zemanlandia’ da un’altra parte, ma non me lo permettono. È un peccato, perché non vedo in Italia squadre capaci di divertire la gente”.