Brasile, scarcerato italiano arrestato per baci alla figlia

di Redazione

FortalezaBRASILIA. Giuliano Tuzi, l’imprenditore italiano arrestato a Fortaleza, in Brasile, con l’accusa di aver molestato la figlia di otto anni, sarà rilasciato nelle prossime ore.

E’ quanto ha deciso il giudice Cristinane Maria Martins Pinto de Faria che ha concesso all’uomo la libertà provvisoria.

Nella motivazione della sentenza, secondo quanto riferito dal quotidiano on-line Folha de San Paulo, il giudice ha stabilito che l’uomo, tornato in Italia, debba informare il giudice su eventuali cambi di residenza o sull’allontanamento da casa per più di otto giorni.

Tuzi è stato “vittima di un errore grossolano”, ha sottolineato il suo legale, Flavio Jacinto, citato dalla stampa brasiliana, precisando che l’intera vicenda è il frutto di “una spiacevole confusione”.

L’imprenditore, che nei giorni scorsi era stato ricoverato a causa di un malore, dovrà essere presente a Fortaleza a tutti i procedimenti giudiziari relativi al suo caso fino alla fine del processo.

Insomma, il calvario per Giuliano Tuzi non finisce qui. Sposato con una donna brasiliana, Adriana, l’uomo era stato denunciato da una coppia brasiliana che lo aveva creduto un un pedofilo solo perchè baciava e abbracciava affettuosamente la figlia di 12 anni.

Una vicenda davvero assurda. Ci si chiede, infatti, come l’imprenditore, pur se avesse avuto realmente cattive intenzioni, avrebbe potuto compiere un gesto così esplicito davanti a numerose persone e con la moglie accanto. E inoltre: possibile che baci, anche sulla bocca, e carezze date ad una figlia possano essere interpretati come pedofilia? E’ evidente chevi siano una psicosi elevata ed una coscienza locale sporca, a cui si aggiunge l’impatto mediatico dato dalle ultime leggi che inaspriscono i reati di violenza sessuale in Brasile.

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