Inchiesta Bari, Bossi: “Accordo mafioso contro Berlusconi”

di Angela Oliva

 PIAN DEL RE (Cuneo). Sulla vicenda del presunto giro di escort a Palazzo Grazioli in cui sarebbe coinvolto anche il premier Silvio Berlusconi, è intervenuto Umberto Bossi.

Il leader della Lega, giunto nel cuneese per la cerimonia dell’ampolla, ha esordito dicendo che si tratta di un complotto organizzato dalle associazioni malavitose, a discapito del presidente del Consiglio, reo di aver emanato leggi ferrea per combattere il cancro della mafia. Penso che tutto sia stato messo in piedi dalla mafia – ha affermato – abbiamo fatto leggi pesantissime contro la mafia. L’ho detto anche a Berlusconi: guarda che qui c’entra la mafia, chi ha in mano le prostitute è la mafia. Sono convinto che la mafia – ha concluso – ha organizzato questa roba qui”.

Il senatur ha parlato anche della polemica in corso con il presidente della Camera Gianfranco Fini in merito alla possibilità di voto degli immigrati: Se Fini vuole gli immigrati, se li porti a casa sua. – ha affermato Bossi – E’ stato fatto un accordo elettorale e Fini è uno che mantiene i patti. Aldilà di quello che ha detto c’è un patto e sono sicuro che lo manterrà. Io non ho attaccato Fini – ha sottolineato – ho detto solo che se uno vuole riempire il paese di immigrati non è molto tranquillizzante. C’è una legge e va applicata quella – ha sottolineato il leader della Lega – non si può aggirarla. La dichiarazione di Fini è un suicidio politico, ognuno può suicidarsi come vuole. Dare il voto agli immigrati non è quello che vuole la gente e noi stiamo con la gente, quindi Fini ha fatto la scelta sbagliata. Le tensioni nel Pdl sono cose che si risolvono, non sono preoccupato. – ha concluso Bossi – Non sono partiti forti come la Lega, che ha molti voti quindi alla fine la ragionevolezza si impone”.

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