MILANO. Chiesti 13 anni di carcere per l’ex direttore del Sismi ed ex comandante della Guardia di Finanza Niccolò Pollari per la vicenda Abu Omar, …
… l’imam rapito a Milano il 17 febbraio 2003, probabilmente da agenti della Cia, con la complicità dei servizi segreti italiani. Il pm Armando Spataro ha chiesto anche la condanna a 10 anni l’ex numero due del Sismi Marco Mancini, e quella a pene comprese tra 10 e 13 anni dei 26 agenti Cia imputati nel processo. Per gli uomini del Sismi imputati di favoreggiamento, Luciano Seno e Pio Poma, la richiesta è di 3 anni. Per 3 appartenenti al Sismi, Luciano Di Gregorio, Raffaele Di Troia e Giuseppe Ciorra, il pm chiede il non doversi procedere perchè, a causa del segreto di Stato che non rende possibile lutilizzo di alcuni documenti, non si può provare la responsabilità.
Il generale Gustavo Pignero, con le sue dichiarazioni “ha consentito la rottura di un sistema criminale, una deflagrazione di questo sistema che vedeva come principale regista il generale Pollari” aveva detto in precedenza Spataro, nel corso della sua requisitoria, ricostruendo le fasi dell’inchiesta e ripercorrendo le dichiarazioni dell’alto esponente militare, allora componente del Sismi, poi deceduto. Spataro ha sottolineato come Pignero, nei suoi interrogatori ebbe “una certa ripugnanza” ad usare la parola “sequestro” riguardo la cattura di Abu Omar. “Era un ufficiale dei carabinieri che aveva operato in altri anni – ha detto Spataro – e che era finito in questa struttura che, mi auguro, sia cambiata”.
Per Spataro contro Pollari e Mancini “ci sono prove ineluttabili di responsabilità”. Questa vicenda, secondo il magistrato, ha rappresentato “uno strappo insopportabile ai diritti fondamentali. Inaccettabile neanche nell’interesse della sicurezza nazionale” e ha sottolineato al termine della sua requisitoria che “le democrazie si fondano su principi irrinunciabili anche in momenti di emergenza”. Per quanto riguarda Pollari, in particolare, è “impensabile che il Sismi abbia eseguito il sequestro» di Abu Omar, “senza che lui lo sapesse”.
Il processo vede imputate 33 persone, tra ex funzionari dei servizi segreti italiano e Usa, con l’accusa di aver rapito nel 2003 Abu Omar (imputato a Milano per terrorismo internazionale in un altro procedimento) e di averlo poi inviato in una cosiddetta operazione di “rendition” in Egitto, dove l’imam sostiene di aver subito torture in carcere.