Ragusa, picchiò la moglie facendola abortire: arrestato albanese

di Redazione

 RAGUSA. Un operaio albanese di 31 anni è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di aver percosso sua moglie, incinta al settimo mese di gravidanza, procurandole un aborto.

Le indagini hanno fatto luce su una serie di maltrammenti fisici e morali, di percosse e di umiliazioni che l’albanese infliggeva alla moglie, una donna di 30 anni. Nei confronti dell’uomo, che lavorava come bracciante agricolo a Pedalino, il gip Vincenzo Ignaccoloha emesso un ordine di custodia cautelare in carcere su richiesta del pm Monica Monego.
Le indagini che hanno permesso di appurare i fatti sono state avviate dalla squadra mobile dopo una segnalazione del Centro antiviolenza sulle donne di Ragusa.
Il 31enne è stato rinchiuso nel carcere di Ragusa, dove si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria: per lui potrebbero profilarsi accuse che vanno dalla violenza privata all’aborto preterintenzionale.
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