ROMA. Continuano in tutta Itala le proteste degli insegnati precari contro le nuove manovre del Ministro della Pubblica Istruzione che comporterà 42mila posti in meno per il personale docente.
I Cobas della scuola stanno presidiando già da qualche giorno la sede del dicastero in viale Trastevere a Roma dove, oltre a striscioni di protesta, hanno messo in scena anche lironia. I manifestanti, infatti, si sono affidati a San Precario, il santo protettore della categoria, e alla Beata Ignoranza, che è il santino con il volto del ministro Maria Stella Gelmini. Oggi, poi, sulla scala del Ministero è comparsa ance la statua della Beata Assunta, portata dai comitati degli insegnanti precari.
Oltre il danno anche la beffa per gli insegnanti precari che, questanno, oltre a restare senza lavoro perderanno anche la casella personale di posta elettronica.La decisione è scaturita dal fatto che il Ministero deve contenere i costi, come sottolinea la comunicazione data agli insegnanti: Il ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca, nell´ottica di contenimento dei costi di gestione del servizio di posta elettronica e per motivi di sicurezza legati alle responsabilità connesse all´uso dei servizi del sistema informativo, fornisce una casella di posta nel dominio istruzione.it al solo personale in servizio. A tal proposito La informiamo che, non persistendo più tale condizione nel suo caso, il prossimo 1 ottobre 2009 si procederà alla cancellazione della casella di posta a Lei assegnata.
Intanto il Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini ha annunciato che il Consiglio dei ministri ha dato via libera a unintesa per tutelare gli insegnanti precari annuali: Abbiamo proposto una norma di legge che verrà inserita in un decreto legge ad hoc o nel cosiddetto decreto Ronchi sui supplenti annuali. A questi lavoratori – ha concluso – verrà garantita un’indennità di disoccupazione e una via preferenziale per l’accesso alle supplenze brevi.