AVERSA. Come al solito, si creano tempeste in un bicchiere dacqua. Per quanto riguarda laccorpamento di circoli didattici e scuole medie, questa amministrazione sta seguendo un progetto che non ha assolutamente alcun intento punitivo o discriminatorio.
Ad affermarlo il sindaco Domenico Ciaramella che, dopo la delibera di giunta con la quale si sono creati, di fatto, altri due istituti comprensivi, oltre a quello già esistente della scuola Cimarosa, risponde alle critiche di parte dellopposizione con i consiglieri Paolo Santulli e Mimmo Rosato.
Il nostro obiettivo, anche alla luce della normativa nazionale che detta i numeri minimi di alunni per la sopravvivenza di una scuola, ha spiegato il primo cittadino aversano è quello di creare una serie di istituti comprensivi, dove il ragazzo entri alle elementari ed esca pronto per le scuole superiori. Crediamo, infatti, che questo tipo di istituto risponda meglio alle esigenze sia degli alunni che organizzative in senso stretto.
Al momento si ha questa situazione, secondo quanto chiesto allufficio provinciale scolastico nella delibera di giunta di martedì sera: la scuola media Gaetano Parente si unisce al primo circolo didattico, costituendo un istituto comprensivo; parte del quinto circolo didattico si unisce alla scuola media Antonio De Curtis, costituendo un altro istituto comprensivo; infine la parte restante del quinto circolo si accorpa al terzo circolo, con la soppressione del quinto circolo didattico, di fatto nato male, così come era diviso a cavallo della città. Dal panorama cittadino, quindi, verranno a mancare il quinto circolo didattico e la scuola media Gaetano Parente o il primo circolo. Intanto, si andrebbero a formare due nuovi comprensivi, che si aggiungerebbero a quello già esistente (scuola media Domenico Cimarosa + Quarto circolo).
Per il futuro, sebbene non immediato, un prossimo passo già in cantiere, dovrebbe essere quello dellaccorpamento della scuola media Giovanni Pascoli e del secondo circolo didattico Linguiti. Questo, almeno, nelle intenzioni dellamministrazione. Il tutto questa unaltra delle motivazioni addotte anche per non creare delle scuole ghetto. Anche di questo abbiamo tenuto conto nelle nostre scelte.