AVERSA. Leggo dai giornali di una possibile fusione tra i due consorzi superando i presunti personalismi. Per il bene del settore e per il rispetto che serbo nei confronti di tutti i miei colleghi io sono pronto a dimettermi in qualunque momento.
Lo afferma Vittorio Scaringia, presidente del consorzio Le Botteghe del Seggio (che raccoglie i commercianti di via Seggio e via Sanfelice) e promotore del centro commerciale naturale Il Basilisco di Aversa, concorrente dellaltro Ccn Aversa Città sostenuto da Ascom e Confesercenti.
Noi del Basilisco sottolinea Scaringia siamo sempre stati disponibili alla creazione di un unico grande Centro commerciale naturale ad Aversa e, anzi, proprio per superare ogni personalismo e dare alla nuova iniziativa la massima democraticità e trasparenza, qualora si decida di allargare al di fuori del centro storico la nostra iniziativa, si dovrà andare subito alle elezioni del consorzio designato dal Comune, per poter nominare sia un Consiglio di Amministrazione sia un presidente, entrambi eletti direttamente dallAssemblea Generale, che siano effettivamente rappresentativi di tutti i commercianti aversani. Questa condizione, insieme alladeguata rappresentanza, allinterno del Consiglio di Amministrazione, delle strade che verranno coinvolte, sono le uniche condizioni per procedere insieme con democrazia e trasparenza.
Solo per chiarezza continua Scaringia affermo che non è vero che ad Aversa deve esserci un unico Ccn, l’importante è che non si sovrappongano. E’ chiaro che tutti auspichiamo che ve ne sia uno solo ed è per questo che il Basilisco è stato presentato a tutti i commercianti di Aversa lo scorso giugno ricevendo tante adesioni di altri commercianti al di fuori del Seggio.
Allo stato attuale non esiste nessun Centro commerciale naturale ad Aversa in quanto è necessario il riconoscimento da parte del Comune. Quindi sia Il Basilisco che Aversa Città sono solo dei consorzi che auspicano di diventare Ccn. La differenza rimarca Scaringia è che il Basilisco è già pronto per il riconoscimento, avendo tutti i requisiti, tantè vero che ha già fatto richiesta d’incontro al Comune ben prima che partisse l’altra iniziativa, mentre Aversa Città è un consorzio di 13 commercianti (perché su 18 solo 13 sono commercianti) che è ben lontano da avere i requisiti, io lo chiamerei piuttosto Comitato Promotore.
Scaringia conclude: Considerando che il mio lavoro è fare il commerciante, e mi ritengo una persona per bene ed un imprenditore pulito, non ho problemi a continuare fare solo quello. Non saprei come altro possa dimostrare a tutti di come io abbia a cuore il futuro della nostra città.