AVERSA. Lassessore Gianpaolo Dello Vicario non può prendere iniziative senza consultarsi con il Popolo delle Libertà, in particolare con il gruppo consiliare del quale gli assessori sono emanazione.
Bufera sull’assessore ex Alleanza Nazionale Dello Vicario reo, secondo alcuni consiglieri del Popolo della Libertà, che sentendosi già candidato per le prossime elezioni provinciali di marzo 2010 (molti lo danno in lizza nel collegio Aversa II, ndr) ha messo in atto alcuni provvedimenti senza coordinarsi con Pdl. E, a chi gli ha fatto notare il proprio comportamento si è trincerato dietro ad un incomprensibile siamo di Alleanza Nazionale che cancella gli sforzi di tutti noi per lunificazione dei nostri partiti.
Insomma, siamo di fronte allennesima crepa che si apre in seno alla maggioranza di centro destra, dove i consiglieri comunali della maxi coalizione che regge le sorti della città normanna sembrano non trovare di meglio da fare se non litigare tra loro.
Nei confronti di Dello Vicario si sarebbero mossi sei o sette consiglieri comunali che avrebbero anche approntato un documento con il quale stigmatizzerebbero il comportamento dallesponente ex alleanzino, chiedendone, in caso di persistenza le dimissioni da assessore. In particolare i contestatori dellavvocato aversano evidenziano che non è più possibile parlare in termini di Forza Italia e di Alleanza Nazionale e che, nello specifico, proprio questultima non esiste più e non ha alcun riferimento se non in Michele Galluccio e Emilio Scalzone.
E questo il terzo episodio di frizioni interne al Popolo delle Libertà in poco più di una settimana. Si è iniziato con le durissime critiche della consigliera Francesca Marrandino nei confronti dellassessore e vicesindaco Nicola De Chiara e le dimissioni della prima, per protesta, da presidente della commissione consiliare cultura. Sono, poi, seguite le stesse accuse di inoperosità da parte della capogruppo del Gruppo della Libertà Nicla Virgilio nei confronti del presidente della commissione consiliare politiche sociali Nicola Andreozzi.