Caivano, Cesaro e Nespoli nominano il coordinamento del Pdl

di Redazione

 CAIVANO (Napoli). I coordinamenti regionali e provinciale di Napoli del Pdl, nelle persone del presidente della provincia di Napoli Luigi Cesaro e del sindaco di Afragola Vincenzo Nespoli, hanno sancito la nascita del Popolo della Libertà a Caivano.

A ciò è seguita la nomina del nuovo gruppo dirigente con l’investitura a coordinatore del dottor Giuseppe Celiento ed a vice coordinatori vicari di Francesco Abate Vicari e Raffaele Billino.

“Quest’azione – afferma il nuovo coordinamento – è stata salutata con enorme soddisfazione da tutti i fondatori e da tutti i simpatizzanti del Popolo della Libertà, perché c’era un enorme ritardo che si stava rivelando sempre più inquietante anche in virtù delle prossime elezioni regionali e amministrative. Il nostro è stato un atto di chiarezza. Nel Pdl ci sono regole e pluralismo culturale in una cornice di valori comuni. Le decisioni andranno prese dopo un ampio dibattito, che coinvolgerà tutti, anche se alla fine guai se non arrivasse il momento delle scelte. Saranno istituiti degli organismi per favorire il confronto interno, sia a livelli centrale che periferico, aumentando le aree di dibattito anche per i militanti. Lo spirito e il sentimento che devono animare il nostro partito, ossia quello di chi vuole guardare avanti e proseguire in un nuovo cammino per fare il partito dei caivanesi e per dare a Caivano una forza politica comune a tutti gli uomini e le donne alternativi alla sinistra. Si deve guardare al futuro come hanno fatto in passato anche tutti i grandi leader del centro-destra italiano. Tra i dirigenti dell’ex Forza Italia, quelli dell’ex Alleanza Nazionale e quelli dell’ex Circolo della Libertà vi sono modus operandi diversi e quindi dobbiamo metterci tutti in discussione. Sarà una bella sfida, con la certezza comunque di aver agito nel bene di Caivano. Sono state stabilite le proporzioni di 7 a 3 ma in un domani, magari non troppo lontano, nessuno ci farà più caso. Faremo tutti parte del Popolo della Libertà e sventoleremo un’unica bandiera. E a chi pensa che ci saranno correnti nel Pdl dico che non sarà così, altrimenti tanto valeva tenersi i partiti che l’hanno formato. C’è bisogno invece di far camminare le nostre idee, le correnti spesso significano soltanto difesa delle posizioni acquisite o di potere. Il Popolo della Libertà aderisce al partito dei popoli europei, al Ppe e quindi si ispira alle linee guida che sono strettamente indicate in quella carta dei valori a cui ci siamo sempre richiamati. Amplieremo la base del nostro consenso solo se riusciremo, a mettere in pratica una incisiva azione di convincimento”.

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