CASERTA. Linsediamento del Coordinamento Donne della Cisl Fp provinciale, ieri pomeriggio, 16 ottobre nella sede della Cisl Ust di via Ferrarecce a Caserta, è stata anche loccasione per i vertici del sindacato, …
… Rino Brignola, segretario generale Cisl Funzione Pubblica, e Carmine Crisci, segretario Cisl territoriale, di fare una larghissima introduzione su quelle che saranno le linee programmatiche dello strumento del coordinamento donne Cisl.
Interventi che hanno volutamente toccato argomenti centrali allazione del sindacato e che oggi sono materia e campo di azione e dibattito delle donne che operano nelle fila della compagine sindacale: i giovani, le fasce sociali deboli, il terzo settore, la famiglia, le battaglie per il reinserimento lavorativo dopo la maternità, tematiche che sanno essere affrontate con forza ma anche delicatezza dalle donne lavoratrici.
Al tavolo degli interventi anche la nuova coordinatrice provinciale Nadia Remaggio, attiva e volenterosa componente del coordinamento già da qualche anno che prende il posto lasciato vuoto da Teresa Marzano oggi alla segreteria regionale. Insieme alle due succitate anche la terza componente della segreteria provinciale, assieme a Rino Brignola e Giovanni Celentano, Giusi Capri, coordinatrice dellattività organizzativa Cisl Fp a Caserta.
Giusi Capri |
Teresa Marzano |
Nel paese oggi si risente innanzitutto di una forte crisi della famiglia e di conseguenza del lavoro. ha precisato Brignola Nella provincia casertana cè una percentuale altissima di donne lavoratrici, circa il 60%, contro un parco 40% di uomini che lavorano nel pubblico impiego. Secondo queste premesse e con questo dato siamo obbligati a rivedere le esigenze e le necessità dei lavoratori anche da un punto di vista femminile, vale a dire intervenendo laddove è possibile sui problemi di gestione del tempo, sulla conciliazione tra famiglia e professione, sullinvestimento per la formazione dei giovani che spesso non sanno nemmeno cosè in sindacato e infine sugli aspetti sociali e di solidarietà che le donne, attraverso il sindacato possono e sanno meglio curare sul nostro territorio. Laspetto sociale è uno di quelli che come Cisl ci preme di più e per questo deve assolutamente toccare lopera del Coordinamento: in passato, secondo larticolo 1 della legge 328 che prevede il coinvolgimento dei sindacati, abbiamo chiesto più volte ai sindaci dei comuni di partecipare ad iniziative nellambito del no profit ma non abbiamo mai ricevuto un vero riscontro, manca una sinergia tra comuni e Asl che ci consente di partecipare a pieno titolo ad attività di solidarietà.
Il territorio oggi è al centro di tutto spiega Carmine Crisci al centro di ogni progettualità, contrattazione, decontrazione. Dobbiamo assolutamente puntare a mettere in campo iniziative localizzate che consentano linnalzamento della qualità del lavoro. Per questo le donne sono al centro dei nostri interessi. Attualmente tra un uomo ed una donna lavoratori a Caserta ed un uomo ed una donna lavoratori al nord del paese, vi è una differenza di stipendio incredibile, con una decurtazione di oltre il 30%, frutto soprattutto del depauperamento dei servizi e dellofferta sociale nelle nostre città. Inutile, per dirla in soldoni, fare grandi investimenti e non avere poi asili nido sul posto che consentano alle lavoratrici libertà di movimento nelle professione; è evidente che qui la lavoratrice non è tutelata in alcun modo. Insomma, sono questi i temi che vogliamo far scoppiare allinterno del sistema sociale. Per citare un dato fantomatico: la cassa integrazione ordinaria questanno, in provincia di Caserta è aumentata del 500%, vale a dire 1 milione 880 mila ore consumate solo tra luglio e settembre. E ora di fare dunque un nuovo percorso che guardi con più attenzione alla vertenzialità territoriale.