ROMA. Il leader della Lega Umberto Bossi sponsorizza la candidatura del ministro dell’Economia Giulio Tremonti alla vicepresidenza del Consiglio.
La proposta arriva durante quella che potrebbe essere una giornata cruciale per gli equilibri interni alla maggioranza, dopo le tensioni dei giorni scorsi sulle questioni economiche, in primis l’abolizione dell’Irap proposta dal premier Silvio Berlusconi.
Intanto, ad ArcoreBerlusconi si è riunito con i tre coordinatori nazionali del Pdl, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, Denis Verdini, e il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi. Bossi, dopoaver fatto da mediatore nei giorni scorsi frail Cavaliere e Tremonti,non teme “destabilizzazioni” dall’incontro di oggi. “Noi ci stabilizziamo da soli, Berlusconi non è mica cretino”, assicura il Senatùr. Alla domanda se Tremonti debba diventare vicepremier, Bossi risponde secco: “Secondo me sì”. “Da ministro – spiega – Tremonti può stabilizzare. Dal punto di vista economico è un ottimo ministro, poi ha tutti i contatti che servono in Europa”. “Senza Tremonti – aggiunge Bossi – c’è il rischio di dover aumentare le tasse per decreto. Lui è una garanzia perché frena gli spendaccioni”. E a chi gli chiede se una svolta del genere non finirebbe per “commissariare” di fatto Berlusconi, Bossi replica: “Sono tutte stupidaggini. Tremonti è amico di Berlusconi, gli vuole bene e non farebbe mai una cosa del genere”.
Al termine delvertice, è la Russa ad affermare che si è discusso “di politica economica, del partito, delle regionali e del Governo”. “Non vi aspettate cose drammatiche” scandisce il ministro. Alla domanda se durante il vertice si sia parlato dell’eventuale promozione del ministro dell’Economia, La Russa risponde: “Non è stato questo il tema della discussione”. Poi aggiunge: “Ma voi siete sicuri che è quello che ha chiesto Tremonti?”.
Poco dopo il Pdl ha diffuso una nota ufficiale: “Nel corso dell’incontro con il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi – si legge – è stata espressa piena condivisione della politica economica del governo. In particolare si è concordato sulla necessità espressa dal premier di coniugare e di contemperare due esigenze altrettanto valide, soprattutto nel momento in cui si intravedono alcuni segnali di miglioramento della crisi economica, e cioè l’esigenza inderogabile del rigore, da tutti condivisa, e quella della ripresa dello sviluppo economico. Tutto ciò – conclude la nota- in coerenza con gli impegni programmatici assunti da questo governo e dalla maggioranza che lo sostiene di fronte agli elettori”. Sabato scorso Bossiera stato ancora più chiaro, ricordando a Berlusconi che “finché io vivo Tremonti non si tocca”. Sulla stessa linea il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli: “Chi pensa di sostituire Tremonti con un tecnico si ricordi che i tecnici in Parlamento durano come un gatto sull’Aurelia”.