ROMA. Una lettera di minacce al premier Silvio Berlusconi, al presidente della Camera Gianfranco Finie al leader della Lega Umberto Bossi,è stata recapitata nella redazione del quotidiano “Il Riformista”.
A confermarlo è stato il direttore Antonio Polito. Nella missiva, firmata “Brigate rivoluzionarie per il comunismo combattente”, si indicava le 23.59 di venerdì come termine ultimo entro i quali i tre esponenti politici avrebbero dovuto rassegnare le dimissioni. “Lasciate la politica e il primo (Berlusconi, ndr) si consegni alla giustizia comune perché in quella comunista la sentenza sarà inevitabile”, si chiude il messaggio consegnato alla Digos di Roma.
La lettera è stata spedita da Milano l’8 ottobre, all’indomani della decisione della Corte costituzionale sul lodo Alfano, ed è stata aperta sabato mattina. “Dopo la sentenza della Consulta, il presidente del Consiglio non vuole dimettersi”, si legge ancora, “noi diciamo basta”. Tuttavia i mittenti assicurano che non intendono ricorrere “a bombe o coinvolgere innocenti”, ma che sono pronti a una vera e propria rivoluzione armata come a Cuba. “Berlusconi, Fini e Bossi – capo delle nuove camicie nere – se volete evitare un nuovo 8 settembre dimettetevi entro le 23:59 del 16 ottobre”, è l’avvertimento.
“E’ palesemente il delirio di un folle. Ho letto la lettera e auspico che non si apra un dibattito sul nulla”, commenta Gianfranco Fini. Anche Berlusconi non appare impensierito e ai parlamentari del Pdl, riuniti a Palazzo Grazioli, ha detto che continuerà “il suo lavoro come sempre”.