MILANO. La sentenza del tribunale di Milano sul Lodo Mondadori, che ha condannato la Fininvest a pagare 750 milioni di risarcimento al Cir, ha dato una scossa alla politica.
E attesa già domani la sentenza in merito da parte della Consulta del Lodo Alfano ma i vertici del Pdl hanno già parlato di manovra politica contro la maggioranza di Governo.
La possibilità del voto anticipato, affrontato più volte nellultimo periodo, viene bruscamente frenata dal leader della Lega Umberto Bossi che ha affermato: Non penso che andremo al voto, penso che andremo avanti a fare le riforme. Ma comunque – sottolinea – noi siamo sempre pronti. Gli attacchi al premier è un problema di mafia – ribadisce Bossi – abbiamo fatto leggi pesantissime contro la mafia, il rischio era che se la pigliassero con Berlusconi. Non penso che centri la magistratura, le prostitute le manovra la mafia.
Il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, invece, lancia la proposta di una manifestazione politica che mira a dar voce alla maggioranza del popolo italiano che conferma il suo sostegno a questo governo e al presidente Berlusconi, e insieme al presidente del Pdl al Senato Maurizio Gasparri hanno diffuso una nota stampa in cui affermano: La tempistica e i contenuti di una sentenza che a 20 anni dai fatti arriva con sospetta puntualità – afferma la nota – rafforzano l’opinione di quanti, come noi, pensano che vi sia chi sta tentando, con mezzi impropri, di contrastare la volontà democratica del popolo italiano. Mentre il
governo Berlusconi affronta con energia e consenso largamente maggioritario la realizzazione degli impegni assunti con gli elettori e ogni emergenza, si tenta, vanamente
– dicono i capigruppo Pdl – di delegittimarne l’azione. Siamo certi che questo disegno non troverà spazio nelle istituzioni e, che ciascuno nella sua diversa responsabilità, agisca partendo dal presupposto del rispetto della legalità e della sovranità popolare. Gli attacchi – conclude la nota – che fuoriescano dai canoni dell’opposizione democratica, dura ma rispettosa delle Istituzioni, ci portano ad assicurare che, in Parlamento così come nel Paese, forti di un consenso chiaramente e più volte espresso dagli italiani, il centrodestra proseguirà nella politica del fare e del governare, che nessun disegno eversivo potrà sconfiggere.
Intanto il presidente della Camera Gianfranco Fini ha ribadito la sua ostilità alla possibilità di creare un governo tecnico poiché, come ha sottolineato lex leader di An, la maggioranza è quella che esce dalle urne.