Martelli: “Borsellino sapeva della trattativa Stato-mafia”

di Redazione

Paolo Borsellino ROMA. L’ex ministro della Giustizia Claudio Martelli, intervistato da Sandro Ruotolo giovedì sera durante Annozero, ha rivelato che il giudicie Paolo Borsellino era a conoscenza della trattativa in corso tra la mafia e pezzi dello Stato.

Esponente del Psi e Guardasigilli nel 1992 (governo Andreotti), epoca delle stragi in cui vennero assassinati i magistrati Giovanni Falcone e lo stesso Borsellino, Martelli ha raccontato di aver saputo dall’allora direttore generale degli Affari penali del ministero, Liliana Ferraro, dell’intenzione dell’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, uomo legato ai boss Totò Riina e Bernardo Provenzano, di avviare una collaborazione con lo Stato in cambio di “protezione politica”. A riferire alla Ferraro la decisione di Ciancimino era stato il capitano del Ros Giuseppe De Donno.

Sempre secondo l’ex ministro socialista, la Ferraro rispose all’ufficiale dell’Arma invitandolo a parlare dellatrattativa con Paolo Borsellino. Fu, poi, la stessa Ferraro, che aveva rapporti di amicizia col giudice, ad avvertirlo della volontà dell’ex sindaco Ciancimino, personaggio chiave nella trattativa tra la mafia e lo Stato. La circostanza sarebbe avvenuta tra le due stragi e precisamente il 22 o il 23 giugno del 1992. Borsellino venne poi ucciso il 19 luglio in via D’Amelio, assieme alla sua scorta.

Rivelazioni, quelledi Martelli, che avvalorerebbero l’ipotesi secondo cui la decisione di eliminare Borsellino avrebbe subito un’improvvisa accelerazione proprio perchè si temeva che si sarebbe opposto all’accordo.

Il giornalista Sandro Ruolo, braccio destro di Michele Santoro, nei giorni scorsi ha ricevuto una lettera con minacce di morte proprio mentre realizzava la sua inchiesta in Sicilia.

Martelli ad Annozero:
“Borsellino sapeva della trattativa Mafia-Stato” – VIDEO

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