Milano, attentatore libico si fa esplodere davanti a una caserma

di Redazione

MILANO. Un’esplosione è avvenuta stamani davanti alla caserma “Santa Barbara” dipiazzale Perrucchetti, a Milano.

Secondo le prime informazioni, uno straniero di 35 anni, Mohamed Game, di nazionalità libica, intorno alle 7.45 dilunedì mattina,halasciato un pacco, con all’internoun ordigno rudimentale di bassa potenza, davanti all’ingresso dell’edificio, che è esploso.Ora è ricoverato al Fatebenefratelli: avrebbe subito l’amputazione di una mano e perso la vista da un occhio, oltre ad avere gravi ustioni sul volto. Ferito lievemente un militare di guardia, di 23 anni, Guido La Veneziana, raggiunto da qualche scheggia e medicato sul posto.

La zona attorno alla caserma, sede delPrimo Reggimento Trasmissioni e del Reggimento artiglieria a cavallo dell’esercito,è stata isolata dalle forze dell’ordine e dai militari.

L’uomo voleva approfittare dell’ingresso di un militare che stava entrando nella struttura a prendere servizio con la sua auto, una Fiat Punto. L’attentatore ha cercato di intrufolarsi, ma gli si sono parati davanti i militari di guardia che gli hanno spianato contro il fucile mitragliatore. È stato a quel punto chelo stranieroha fatto esplodere il rudimentale ordigno. Prima avrebbe urlato solo alcune parole in arabo. Smentita la voce che riferiva di un grido “Andate via dall’Afghanistan”.

Il cittadino libico, nato nel 1974, risulta residente a Milano dal 2003 ein regola con il permesso di soggiorno. Vive da solo ed è padre di una figlia avuta con una donna italiana, che però non ha mai sposato. L’ordigno, costituito da due chili di esplosivo,era nascosto in una cassetta degli attrezzi. Sembra, però, che sia esplosa solo una parte, altrimenti la potenza dello scoppio avrebbe potuto far crollare l’ingresso della caserma.

Il consigliere provinciale Giovanni De Nicola, parlando ai cronisti in piazzale Perrucchetti, ha riferito che l’attentatore sarebbe giunto a Milano ieri da Napoli. In tasca gli investigatori gli hanno trovato un biglietto ferroviario.

La caserma Santa Barbara era tra gli obiettivi di due presunti terroristi marocchini arrestati a Milano nel dicembre 2008, che progettavano una serie di attentati proprio nel capoluogo lombardo. E ora l’obiettivo degli inquirenti è quello di accertare se l’attentato di oggi sia in qualche modo collegato agli arresti di un anno fa. I due marocchini, Rachid Ilhami, 31 anni, predicatore del centro culturale “Pace” di Macherio, e Gafir Abdelkader, 42 anni, furono arrestati il 2 dicembre del 2008: di loro gli investigatori dissero che si trattava di “cani sciolti”, non inseriti in alcuna organizzazione, pervasi però da forte radicalismo islamico.

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