Montezemolo: “Italia Futura non è un partito”

di Redazione

Luca Cordero di Montezemolo ROMA. “È francamente inaccettabile che si rivolgano accuse di complotto contro chi vuole rendere più ricco e vivace il dibattito delle idee”. Lo afferma il presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo al convegno organizzato dalla sua associazione Italia Futura.

Montezemolo parla di “ipotesi fantasiose che identificavano la nostra associazione come il laboratorio segreto di misteriose alchimie partitiche o peggio ancora come espressione di un oscuro complotto di salotti buoni, fortunatamente estinti da tempo”.

“Chi è sicuro del proprio ruolo e della propria funzione – spiega – chi è consapevole dei propri valori, non può e non deve temere il confronto con gli altri. Soprattutto quando si tratta di un confronto con chi proviene dalla società civile”.

“Noi non abbiamo nulla a che fare con un partito o movimento politico. – ha sottolineato Montezemolo – In Italia è in carica un governo pienamente legittimato da un ampio mandato elettorale, che io auspico completi la legislatura e che deve essere giudicato sulla base dei risultati. Così come esiste un’opposizione che merita rispetto e che sta trovando la sua strada proprio in questi giorni. A nessuno, e tanto meno al nostro Paese, servirebbe oggi l’ennesimo partito”.

“Viviamo in una Nazione in cui la speranza di migliorare la propria condizione è ormai un bene raro. E ciò rappresenta un fallimento non solo della politica ma della classe dirigente nel suo complesso. È il fallimento di una generazione come la mia che ha avuto il privilegio – dice Montezemolo – di nascere dopo la guerra, che ha avuto tanto ma non è riuscita a trasformare il proprio successo; è per questo che oggi ritengo doveroso dare un contributo”.

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