ROMA. Nel suo discorso alla prima conferenza dei prefetti nella scuola superiore dell’amministrazione dell’Interno, il capo dello Stato Giorgio Napolitano risponde alle polemiche degli ultimi giorni.
Il presidente della Repubblica ha ribadito la sua neutralità istituzionale messa in dubbio dalle dichiarazioni del premier Silvio Berlusconi: “Già tredici anni fa, quando diventai ministro dell’Interno, ero determinato a svolgere l’incarico come uomo ormai delle istituzioni e non di una parte politica. ha esordito Napolitano – Ebbi ben presto chiaro che occorreva impegnarsi a ridisegnare le funzioni del ruolo del prefetto proprio a sostegno della trasformazione dello Stato ormai avviata”.
“Quella strada ha continuato Napolitano – fu interpretata con uno spirito super partes e nella direzione tracciata si sono mosse scelte istituzionali largamente condivise al di là dell’alternarsi di diversi schieramenti al governo del Paese. Mi auguro che i contrasti politici sui problemi delicati della sicurezza non impediscano uno sforzo di discussione oggettiva e di una concreta ricerca delle risposte da dare. Auspico, infine, che si determini un clima costruttivo di dibattito e di ricerca sui temi della politica e
dell’amministrazione degli affari interni tra le forze politiche e sociali del Paese”.
Oltre alla polemica sul Lodo Alfano, il presidente Napolitano è intervenuto anche sui temi affrontati poco prima dal Ministro dellInterno Roberto Maroni, cioè le leggi sullimmigrazione e sul federalismo: “E sempre necessario il rispetto dei diritti umani ed in particolare del diritto all’asilo e per favorire nel modo più conseguente l’integrazione degli immigrati regola. Per quanto riguarda il federalismo è un processo in pieno svolgimento e che ancora richiede alcune incisive modifiche costituzionali per dare compimento alla riforma federalista”.