ROMA. Almeno trentamilaoperatori della Forze di Polizia sono scesi in piazza a Roma contro i tagli alla sicurezza e per la difesa delle condizioni economiche e professionali.
Un corteo è partito dalla piazza Bocca della Verità, diretto a piazza Navona, alla presenza anche della Guardia di Finanza, agenti della Polizia penitenziaria e del Corpo forestale dello Stato. C’è anche una rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri.
“Per una volta siamo tutti uniti, senza distinzioni ideologiche. – dicono gli organizzatori della protesta – Da questo governo, che ha avuto anche i nostri voti, abbiamo avuto solo promesse e ora ci troviamo con macchine che fanno schifo, senza soldi per la benzina e caserme in cui non si pagano gli affitti”. “La sicurezza è un diritto e i diritti non si tagliano, si difendono”, recitava uno striscione.
Da parte del governo, denunciano i sindacati, è stata fatta soltanto “una politica di tagli alla sicurezza: i 3 miliardi di euro tolti in tre anni al comparto, unito agli effetti del decreto Brunetta sta producendo una pesante riduzione di personale”. Tagli che “incidono pesantemente sulla spesa corrente” e che non hanno consentito il rinnovo del contratto, scaduto da 2 anni. “Questo governo ha vinto le elezioni puntando sulla sicurezza e oggi ci costringe a scendere in piazza per difendere proprio quella sicurezza”.
Pesante la contestazione nei confronti del ministro Renato Brunetta. “Noi difendiamo anche la tua sicurezza e tu ci ha preso in giro e ci hai dato dei ‘panzoni'”, hanno urlato gli organizzatori della protesta passando sotto la sede del ministero della Funzione Pubblica in corso Vittorio Emanuele. Subito dopo una bordata di fischi si è alzata verso le finestre del ministero: “Lo sappiamo che sei chiuso dietro il tuo scranno d’oroperché non vieni giù a parlare con chi ti difende?”. I manifestanti hanno anche criticato le ronde volute dal ministro dell’Interno Roberto Maroni: “Questo governo vi ha dato le ronde – hanno detto rivolgendosi ai cittadini – hanno messo i soldi per questa vergogna invece che darli ai poliziotti”.
“Meglio panzoni che coglioni”, recitava una maglietta ideata per l’occasione e indossata dal sindacato Coisp: chiaro riferimento alle frasi del ministro Brunetta “che aveva dichiarato che ‘non è facile mandare i poliziotti sulla strada perché ci sono troppi panzoni che hanno fatto i passacarte tutta la vita, in strada se li mangiano”. Esibiti anchedei manichini raffiguranti dei poliziottiferiti da un pugnale alle spalle, con la scritta che appunto recava: “Ci hanno pugnalato alle spalle”.
Dal mondo politico diversi i commenti. “La sicurezza non si fa con le ronde, ma con i poliziotti. E’ ora che il governo venga in Parlamento per dare risposte serie su questo tema”, dice il neosegretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani, presente a piazza Navona, dove si è concluso il corteo. “Sono venuto a portare la solidarietà ai poliziotti – dice Bersani – in questi mesi girando l’Italia ho trovato operatori di polizia che lamentano una situazione pessima, con un disagio enorme. A queste persone bisogna dare qualcosa di serio, risorse concrete”. Bersani ha poi criticato l’idea del governo di trovare i fondi per le forze dell’ordine dai proventi dello scudo fiscale: “Non si possono prendere i soldi dai condoni, non si paga la legalità con l’illegalità”.
Per il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, anch’egli presente, “siamo qui per informare i cittadini italiani che se anche le forze di polizia sono costrette a scendere in strada per far valere i loro diritti per servire il paese, allora vuol dire che siamo veramente alla vigilia di uno sfascio”.