CARACAS. Walter Iannotto, 80 anni, uno dei due imprenditori veneti sequestrati, nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, a Caracas, in Venezuela, è stato liberato.
A confermarlo il ministero degli Esteri italiano, precisando che rimane però ancora nelle mani dei rapitori il secondo italiano, Roberto Armellin, 48 anni, genero di Iannotto.
I due, originari di Conegliano (Treviso), titolari di un’azienda di prodotti di plastica, erano in Venezuela per affari avviati da Iannotto quando era emigrato molti anni fa in Sudamerica. Sarebbero stati prelevati nella loro villa di Caracas da alcuni banditi armati e caricati su un’auto ritrovata poi a diversi chilometri di distanza dal luogo del rapimento. Iannotto è molto noto nel trevigiano dove, una volta rientrato dal Venezuela, aveva fondato un’azienda ceduta qualche anno fa ad un gruppo straniero. Proprio la cessione dell’attività – come hanno raccontato i familiari – aveva spinto Iannotto a interessarsi direttamente alle sue attività all’estero. Con l’appoggio del genero,era ritornato in Venezuela per seguire alcuni interessi legati ad attività immobiliari.
Negli ultimi due anni sono 57 gli italiani rapiti in Venezuela, 17 dall’inizio di quest’anno, 40 nel 2008.