SAN NICOLA LA STRADA. Il sindaco Angelo Pascariello è impegnato a Torino dove oggi si concludono i lavori dellAssemblea Annuale dellAnci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che ha tagliato il traguardo della XXVI^ edizione.
Un appuntamento politico-istituzionale di grande importanza per i Comuni Italiani che coincide con la ripresa del dibattito sulle riforme strutturali, a partire dal nuovo assetto dellordinamento dei Comuni e dallattuazione del federalismo fiscale. Oggetto di dibattito sono stati temi di particolare importanza come: La priorità dei Comuni e lAnci del futuro, Europa, Comuni, Sicurezza, Immigrazione, Il Federalismo e i Nuovi Comuni, Semplificazione, qualità dei servizi ed efficienza. Nella Pubblica Amministrazione si può?, Economia sostenibile.
Temi sui quali il sindaco Pascariello, durante i lavori congressuali, ha tenuto le seguenti considerazioni: Focalizzare i lavori di questa Assemblea su identità, autonomia ed unità ha dichiarato – è stata una scelta quanto mai opportuna atteso che, lidentità territoriale, culturale, storica e tradizionale dei Comuni è un autentico valore da difendere o da costruire in alcuni casi di realtà, amministrate in passato, con molta sciatteria. Lautonomia di cui oggi tanto si parla fino a giungere a forme di autonomia esasperate quali lobbligo dellinsegnamento dei dialetti a scuola, deve ritornare nei giusti ambiti di unistituzione locale che, in quanto tale, deve sviluppare le sue politiche amministrative in sede locale e con una visione proiettata al cittadino, ai suoi bisogni più immediati ed alla vivibilità dellambiente urbano. Altra cosa sarebbero i comuni completamente autonomi, finanziariamente, culturalmente ed amministrativamente. Si rischierebbe di tornare ai Comuni di alcune centinaia di anni fa e le polizie municipali diventerebbero piccoli eserciti a difesa del sacro territorio comunale e contro i comuni viciniori concorrenti in qualche modo. Lunità invece, a mio avviso, è un valore da coltivare magari superando le tradizionali forme associative, consentendo ai comuni di inventarne di nuove e più adatte alle necessità concrete di un territorio intercomunale. Si è potuto verificare difatti, che le Unioni dei Comuni, così come le struttura la normativa vigente, non sempre riescono a raggiungere gli obiettivi, costituendo in alcuni casi, non una risorsa ma un ulteriore aggravio di spese per i rispettivi bilanci. Il mio invito a questa assemblea ha concluso Pascariello è di proporre al Legislatore un articolato di Legge che consenta ai comuni di associarsi in modo agile e secondo le necessità, senza troppe pastoie burocratiche, senza lacci e lacciuoli che impediscono poi il funzionamento concreto delle intese. Su questo tema affido allAnci una proposta di riflessione costruttiva.