Contemporanea 2009, il Duo Russo in concerto

di Redazione

 TRENTOLA DUCENTA. Durante l’inaugurazione di Contemporanea 2009, biennale di pittura, scultura e fotografia tenutasi presso il Palazzo Petruzzo di Trentola Ducenta, il pubblico ha avuto la gradita sorpresa dell’esibizione del duo Russo.

Antonio (voce e chitarra) e Giovanna (voce) hanno riscosso consensi da parte del pubblico e, in particolare, è stata molto apprezzata l’interpretazione di alcune canzoni proposte, nelle quali il testo era tradotto in lingua napoletana.

Il duo Russo, di recente formazione, si è costituito a Trentola Ducenta, in provincia di Caserta, un po’ per caso, ma soprattutto per la grande passione per la musica: infatti, Antonio Russo è da sempre appassionato di chitarra e nel tempo libero dagli studi universitari si dilettava con questo strumento, mentre la sorella Giovanna Russo studia proprio canto. Antonio Russo, laureatosi in “Relazioni ed Istituzioni dell’Asia e dell’Africa”, oltre ai suoi interessi musicali lavora a stretto rapporto con i Paesi orientali; Giovanna, invece, frequenta il quarto anno del Liceo scientifico, studia canto e nel suo futuro già intravede un impegno più professionale presso il Saint Louis College of Music.

I loro inizi sono improntati all’esecuzione di brani noti e soprattutto cover, realizzate con l’intento di amalgamare differenti espressioni musicali e di migliorare la tecnica. Parallelamente il duo si è impegnato nella composizione di brani propri, con testi originali per stesura poetica e per il messaggio che cercano di trasmettere; messaggio, infatti, quasi sempre ispirato al sociale, al rapporto con la natura, con i singoli uomini e con l’umanità tutta. Si tratta per lo più di brani inediti, musicati dallo stesso Antonio Russo, che riesce ad armonizzare le sonorità tipicamente rock, con quelle della nostra tradizione culturale; profonde e significative sono, poi, le influenze del mondo orientale, specialmente quello arabo, che Antonio ben conosce perché alla base dei suoi studi universitari. Non a caso, quindi, sono nati i brani: “Sogno d’Africa”, “Come uragano” e “Halas (Basta!)”, quest’ultimo proposto con un inciso in lingua araba.

 Tra le altre composizioni, nelle quali le problematiche contemporanee esistenziali e il sociale diventano ancora più pressanti, hanno presentato al pubblico: “Fuori dalla fogna”, “Una parola”, “Il volo”. Anche i brani altrui e più noti, nella personale interpretazione del duo, grazie principalmente agli originali arrangiamenti, molto particolari e gradevoli, per sonorità e stesura melodica, risultano intraprendenti e spesso accattivanti. Il più apprezzato da parte del pubblico è stato “Meraviglioso” di Domenico Modugno, recentemente riproposto dai Negramaro; il duo Russo lo ha proposto, nella prima parte in italiano, con la voce chiara e profonda di Antonio, nella seconda con quella squillante ed alta di Giovanna in lingua napoletana, calandolo in una realtà molto vicina alla quotidianità e alla cultura campana.

Non resta che augurare al gruppo musicale recentemente formatosi una escalation di successi e di esibizioni ad alto livello, ma principalmente un’affermazione nel mondo del lavoro dove c’è sempre più bisogno di giovani impegnati anche nel sociale, in modo da “umanizzare” una società attualmente tesa più verso i personali interessi economici che verso una visione più ampia, in grado di vedere il prossimo come amico del quale tener conto e la Natura come un habitat da preservare.

Ancora una volta, quindi, Contemporanea, ha sorpreso: allo stupore delle novità artistiche presentate quest’anno, ha aggiunto la nota sonora e canora, strettamente legata al nostro Territorio, che ha regalato un tocco di magia ad una serata, già di per sé, splendida ed accattivante.

di Carlo Roberto Sciascia

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