Influenza A, due nuovi decessi a Napoli

di Redazione

 NAPOLI. Due nuove vittime a Napoli per l’influenza A. Dopo la bimba di 11, di Pompei, deceduta al Santobono, altre due donne sono morte.

B.S., 42 anni, era giunta all’ospedale Cotugno da Vico Equense: portata nella prima divisione malattie infettive la mattina del 26 ottobre, il giorno dopo è stata trasferita in rianimazione. Broncopolmonite da H1N1 la diagnosi del decesso. È quanto si apprende dalla direzione sanitaria dell’ospedale. “Le condizioni cliniche, nonostante il supporto ventilatorio e la terapia sono sempre state gravissime. Il decesso è avvenuto per arresto cardiocircolatorio”, afferma la direzione sanitaria. La donna sembra non avesse patologie pregresse. È quanto rende noto il direttore sanitario dell’ospedale Cotugno di Napoli Maiorino. Bisogna attendere, tuttavia, il riscontro degli esami autoptici per verificare se la broncopolmonite indicata come causa del decesso sia stata determinata dal virus H1N1.

L’altra vittima è una donna di 72 anni, deceduta all’ospedale Cardarelli. L’anziana – secondo quanto emerso da fonti ospedaliere – era affetta da gravi patologie di tipo respiratorio. “La fase pandemica del virus è in evoluzione e temo che il picco non sia stato ancora raggiunto”. È quanto afferma Franco Paradiso, direttore sanitario di presidio dell’ospedale Cardarelli di Napoli dove è morta l’ultima vittima dell’influenza A. “Il Pronto soccorso – spiega – è affollato, vi giungono in tanti, effettuiamo una media di quattro test al giorno laddove si riscontrano i sintomi”. In tutto i casi accertati sono quindici: “Tutte le persone risultate positive al test – conclude Paradiso – di volta in volta sono state trasferite al Cotugno, tra loro anche il medico deceduto nei giorni scorsi”.

Le vittime in Campania sono complessivamenteotto. Una situazione che fa crescere l’allarme nella regione, dove le strutture sanitarie sono prese d’assedio dalla gente impaurita.

Ma a calmare gli animi èil responsabile del servizio epidemiologia dell’Asl Napoli 1 Andrea Simonetti, che definisce l’alto numero di decessi dopo il contagio da virus dell’influenza A H1N1 in Campania solo “un caso”. “Il fatto che qui ci sia oltre la metà dei pazienti infetti deceduti in Italia è dovuto al caso – dice Simonetti – inoltre al Cotugno di Napoli vengono smistati tutti i pazienti della regione, perchè è l’ospedale specializzato in malattie infettive più grande del Mezzogiorno”. Un ruolo nella casualità è giocato anche dal fatto che “nelle aree a maggior concentrazione urbana, quali appunto Napoli, l’addensamento della popolazione determina anche un maggior numero di contagi”, aggiunge. In totale, dice Simonetti, in Campania si sono verificati al 29 ottobre 387 casi di contagio, di cui 220 nel capoluogo. “E sui decessi – avverte – è bene osservare che il test rapido, l’unico che in alcuni casi è stato praticato, come in quello della bambina 11enne di Pompei, spesso dà falsi positivi”,

Intanto, la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo sulla morta di Emiliana D’Auria, la bambina di 11 deceduta al Santobono, al fine di verificare se esistano eventuali ipotesi di reato e che potrà essere utile anche per la salute pubblica. “Vogliamo dissipare ogni dubbio su questo caso. – spiega il procuratore Giandomenico Lepore – I risultati dell’autopsia serviranno, oltre che per stabilire se ci siano ipotesi di reato, anche alla sanità per capire effettivamente la natura di questo virus, se e come abbia avuto un ruolo nella morte della bambina, se c’erano malattie pregresse. I parenti hanno detto che la bimba stava bene e non soffriva di alcuna malattia. Per questo vogliamo capire cosa è successo”.

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