CASAPESENNA. Tonino Cangiano un uomo che ha dato la propria vita per lo Stato, un esempio di grande riferimento per le istituzioni locali.
Oggi, nel ricoprire la carica di vicesindaco, Lello De Rosa ritornare indietro nel tempo e ripercorre gli anni bui che ha attraversato Casapesenna. Era il 4 ottobre1988: in piazza Petrillo, lallora vicesindacoCangiano veniva feritogravemente alle gambe da colpi darma da fuoco, episodio che lo costrinse a trascorrere il resto dei suoi giorni su una sedia a rotelle. Lattentato portava la firma del clandei casalesiperché Cangianoera intenzionato abloccare alcuni appalti concessi senza gare regolari ad imprese vicine alla camorra. Ma la rivincita della gente civile non si fece attendere e nel 1993 Cangiano fu eletto sindaco, anche se, dopo unaltra serie di minacce nel 95 rassegnò le dimissioni. E morto il 23 ottobre scorso.
Il suo sacrificio afferma De Rosa deve servire sempre di più a imporre sul nostro territorio,legalità e rispetto delle regole. Per questo l’amministrazione Comunale provvederà a convocare un Consiglio Comunale straordinario per intitolare a Tonino Cangiano il Centro Sociale di Casapesenna finanziato dal Ministero dellInterno tramite Agrorinasce. Antonio Cangiano sottolinea il vicesindaco De Rosa insieme a tanti amministratori perbene, paradossalmente a quanto si afferma sulla nostra comunità, definita spesso un paese di camorristi, è la testimonianzadi chi non si piega allillegalità ma cerca di imporre a rischio della propria vita il rispetto delle regole e delle istituzioni.