SEOUL.Un breve scontro a fuoco nel Mar Giallo tra due motovedette di Corea del Nord e Corea del Sud. Quest’ultima ha riferito di aver risposto a una provocazione e “aperto il fuoco obbligando gli avversari ad invertire la rotta”.
Nessuna vittima accertata, ma la nave di Pyongyang è rimasta fortemente danneggiata. La Corea del Nord ha chiesto le scuse ufficiali di Seoul, qualificando come una “grave provocazione armata” l’incidente navale.
Erano le 11.28 locali, le 3.28 in Italia, quandoal largo dell’isola di Daechong, secondo una fonte governativa sudcoreana citata dall’agenzia Yonhap, la motovedetta nordcoreana avrebbe superato la frontiera marittima provocando spari di avvertimento della nave di Seoul. Avvertimento che sarebbe stato ignorato dai nordcoreani, i quali avrebbero fatto fuoco.La rete televisiva sudcoreana YTN, che cita fonti militari, ha affermato che la nave di Pyongyang avrebbe varcato la frontiera mentre inseguiva un’imbarcazione cinese che pescava illegalmente in quella zona ricca in granchi.
E’ dal 1999 che in quel tratto di mare, mai riconosciuto dalla Corea del Nord, si verificano scontri tra le due parti, che finora hanno provocato decine di morti.