MOSCA. Nella serata di venerdì un treno Mosca-San Pietroburgo è deragliato causando la morte di25 persone, 19 dispersi e 96 feriti.
Inizialmente le autorità russe avevano riferito di 39 morti. Il “Nievski Express”, convoglio a 14 vagoni che trasportava 633 passeggeri, è uscito dalla carreggiata tra Alyoshinka e Uglovka, 350 chilometri a nord di Mosca, alle 21.34 ora locale (le 19.34 in Italia). Gli ultimi tre vagoni sono deragliati.
Sul luogo dellincidente, avvenuto a circa 25 km dalla località di Bologoie, a ridosso delle regioni di Tver e Novgorod (nord di Mosca), sono state impegnate tutta la notte le squadre di soccorso.
Sul treno c’erano almeno tre passeggeri stranieri, tra cui un italiano che risulta ferito e ricoverato all’ospedale di Borogoie, nella regione di Tver: lo ha confermato la Farnesina.
Una strage su cui incombe l’ombra del terrorismo. Una fonte riferisce che vicino alla ferrovia è stata trovata una buca del diametro di un metro, e testimoni dicono di aver udito unesplosione. Tutto ciò potrebbe indicare un attentato. La tv di Stato Vesti-24 ha mostrato anche immagini dei rottami di un auto, nelle vicinanze dei binari.
La magistratura russa ha aperto un’inchiesta per far luce sulle cause del disastro, sulla base delle ipotesi di terrorismo e uso illegale di armi, come ordinato dal presidente russo Dmitri Medvedev.
DUE PRECEDENTI NEL 2005 E 2007. Già Il 13 agosto del 2007 il Nievski Express era deragliato a causa di un’esplosione, nella regione di Novgorod. Il bilancio fu di una trentina di feriti e anche in quel caso si parlò subito di possibile attentato terroristico. Ancora prima, nel 2005, una bomba artigianale a basso potenzialefu piazzata sui binari. Vicino al luogo dellattentato fu anche ritrovato il congegno usato per attivare lordigno: era simile a quello rinvenuto nel giugno 2005 quando fu fatto esplodere un treno ceceno in viaggio da Grozny a Mosca, attentato per il quale sono stati condannati a 18 anni due nazionalisti russi.
RIVENDICAZIONE.In mattinataè apparsa su un blog ultranazionalista la dichiarazione di un sedicente gruppo “Combat 18” che rivendica la responsabilità dell’incidente ferroviario e annuncia nuovi attentati. Per ora gli investigatori non hanno commentato. “Noi militanti del gruppo autonomo Combat 18 – si legge nel testo – rivendichiamo la responsabilità per l’esplosione del treno Nievski Express. Ci saranno altre azioni in futuro. È giunta l’ora. Noi dichiariamo che la guerra toccherà ogni uomo della strada, in questa guerra non ci possono essere né persone estranee né vittime innocenti, ci sono solo i nostri sostenitori e i nostri nemici”. Il gruppo “Combat 18” aveva rivendicato via internet anche l’esplosivo ritrovato il 14 novembre scorso in un vagone della metro di San Pietroburgo: era avvolto in un sacchetto di plastica con una svastica. Secondo gli investigatori, si trattava di falso esplosivo.