ROMA. Sul disegno di legge per abbreviare i tempi dei processi, presentato ieri dalla Lega e Pdl, è intervenuto oggi il leader dellUdc Pierferdinando Casini.
Durante una conferenza stampa indetta a Montecitorio, Casini ha nettamente bocciato il testo di legge definendolo una porcheria: Questo ddl per abbreviare i processi è realmente una porcheria, un provvedimento che dimentica le vittime, sfascia l’ordinamento e abroga la giustizia. L’effetto sarà quello di smantellare il sistema giudiziario e lunico rimedio è la presentazione al più presto di un nuovo lodo Alfano, ma questa volta come legge costituzionale.
Dopo il gesto plateale del capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro che, giovedì pomeriggio, ha scaraventato il testo contro lo stipite della porta della sala Maccari, oggi Pierferdinando Casini afferma che sarebbe meglio reintrodurre limmunità parlamentare sul modello europeo che votare il ddl di Gasparri, Quagliarello e Bricolo: Un mio amico, presidente emerito della Corte costituzionale, ma che rimarrà anonimo perché è fuori dalla politica e dai partiti – ha sottolineato Casini -, mi ha detto oggi che il ddl è un mostro giuridico, inconcludente e incostituzionale.
Noi capiamo le ragioni della maggioranza e riteniamo che una soluzione al loro problema vada trovata. Ed è per questo che ci siamo astenuti sul lodo Alfano. Ma ora un’opposizione responsabile è di fronte a un bivio: o si strepita e si fa approvare la porcheria; o si vota il lodo Alfano per via costituzionale. Per noi – conclude Casini – questo provvedimento per accorciare i processi è assolutamente invotabile. Se sbraita Di Pietro è un conto. Ma se diciamo noi che questo testo scasserà l’ordinamento giudiziario italiano, potete crederci. Meglio allora l’immunità parlamentare.