Emergenza rifiuti a Palermo, sindaci e cittadini in piazza

di Redazione

 PALERMO. Rifiuti in strada su tutto il territorio provinciale, scuole chiuse per motivi igienico-sanitari, proteste dei cittadini. L’incubo reale vissuto dai napoletani ora si presenta nel palermitano.

Sindaci e amministratori di 65 comuni sono scesi in piazza nel capoluogo siciliano contro l’emergenza rifiuti causata dalle discariche ormai sature e dai continui scioperi dei netturbini che da mesi non percepiscono lo stipendio.

Tra i primi ad arrivare davanti alla Presidenza della Regione siciliana, Biagio Sciortino, il sindaco di Bagheria, paese che sta accusando in modo particolare il grave problema. Per primo ha disposto la chiusura delle scuole per motivi igienico-sanitari, poi seguito da un’altra decina di enti. Al loro fianco il presidente della Provincia, Giovanni Avanti, che ha presieduto la Conferenza dei sindaci del territorio.

“L’obiettivo della protesa – spiega Avanti – è concordare con il governo regionale iniziative e interventi necessari per scongiurare il pericolo di interruzione di un pubblico servizio e problemi di ordine pubblico e sicurezza sociale determinati dalla grave emergenza rifiuti in tutto il territorio provinciale”.

Intanto, sono frequenti i roghi appiccati ai cumuli di immondizia. In particolare a Bagheria, in via Gagliardo, sono stati dati alle fiamme i rifiuti sparsi per strada. L’incendio ha danneggiato il portone d’ingresso di un’autocarrozzeria. Sul posto si è recata la polizia. Episodi del genere sono stati segnalati anche in altre zone.

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