ROMA. Gianfranco Fini continua ad essere nel mirino della propria parte politicae di alcuni media per le ideologiemanifestate di recentesui temi dell’immigrazione, della Costituzione, dell’etica morale e del ruolo del Parlamento.
Afomentare il calderone già bollente ci pensano, ancora una volta, alcuni giornali vicini al centrodestra, Il Giornale, Libero e La Padania, che, con toni molti accessi, uniti a sarcasmo e ironia, commentano loperato del presidente della Camera.
Il quotidiano di Vittorio Feltri punta su un aspetto interessante, facendo attenzione agli screzi nati con la maggioranza parlamentare. Ma adesso la destra si sente tradita, è questo lintervento nellarticolo di spalla pubblicato su Il Giornale, che sembra lasciar poco spazio allimmaginazione e alla creatività di un giornalista, che forse si limita solo a raccontare quanto di reale rimane ancora in politica. Il quotidiano rincara la dose ricordando quello sdoganamento che il premier Berlusconi fece nei confronti del “camerata”Fini che sedici anni dopo è presidente della Camera.
Ma sembra che ilil co-fondatore del Pdlnon riesca a scappare dalle grinfie della stampa.Ci si mantiene ancora sulla memoria di quello che è stato. E così fa anche Libero che, con un titolo Il curriculum anti-immigrati di Fini, dedica unintera pagina all’ex leader di An, ricordando circa 14 dichiarazioni pronunciate tra il 1987 e il 1993: tutte dedicate allimmigrazione, tema di fondamentale interesse in questo periodo. Lattenzione rivolta a Fini è totale. Deriva da ogni parte.
La Padania, invece, gioca con ironia fin dal titolo Clandestini e afFini verso il naufragio – Dalla destra verso l’ignoto, la lunga ‘nuotata’ del sub Fini. Ancora ignoto il punto nel quale riemergerà, probabile però che sia oltre i confini dellattuale centrodestra, continua ancora il quotidiano leghista. A presagire il fatto che il presidente di Montecitoria possa ancora stupire con le sue mosse politiche?