ISCHIA (Napoli). Una ragazza di 15 anni, AnnaDe Felice,è stata estratta senza vita dal fango a seguito di una frana sul monte Epomeo, ad Ischia, in località Tresca.
Era in auto con i genitori, che la stavano accompagnando a scuola,quando la vettura è stata travolta. Sua madreè riuscita a salvarsi aggrappandosi a un palo. In gravi condizioni una bimba di tre anni che era a bordo di uno scuolabus sepolto dal fango. In gravi condizioni una bimba di tre anni che era a bordo di uno scuolabus sepolto dal fango. Altre 15 persone sono state estratte vive.Sono una decina, per ora, i feriti, di cui tre sarebbero in gravi condizioni.Un bambino che era dato per disperso è stato poi trovato in buone condizioni, mentre secondo la protezione civile manca ancora all’appello una donna.
Secondo le prime informazioni, la frana avrebbe provocato una colata di fango che ha trascinato alcune persone e una cinquantina di autovetture in mare. Per questo sono al lavorola Protezione Civile, sommozzatori,squadre di vigili del fuoco, capitaneria di porto e polizia.
I soccorsistanno intanto provvedendoall’evacuazione dellarea. Casamicciola al momento è raggiungibile solo via mare. La zona maggiormente interessata dalla frana è quella tra piazza Bagni e via Mortini, in località Tresca.
E’ probabile che lo smottamento sisia verificato a causa delle forti piogge abbattutesi nella zona negli ultimi giorni. Il primo maggio 2006, sempre ad Ischia, nella frazione Pilastri, un’altra frana,sul monte Vezzi, provocò quattro vittime.
La giunta regionale, in seduta straordinaria, ha deliberato la richiesta per lo stato di calamità naturale per il comune di Casamicciolae ha stanziato un primo finanziamento di un milione di euro per i primi interventi.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, siè detto “profondamente addolorato dalla notizia del tragico evento franoso nell’isola di Ischia” e ha inviato un messaggio al sindaco del comune di Casamicciola, Vincenzo D’Ambrosio, per “esprimere” cordoglio ai familiari della vittima e ai feriti ”l’augurio di una pronta guarigione”.
La frana “da un lato mi fa grande rabbia, dallaltro mi rattrista moltissimo, perché significa che tutto il lavoro che è stato fatto fino a oggi evidentemente non è stato sufficiente”. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso: “Lo sapevamo – ha aggiunto Bertolaso – fino a quando non si fa questo grande progetto di manutenzione del territorio e di messa in sicurezza di tutto il nostro ambiente continueremo a dover subire questo genere di situazioni”. “La prevenzione – ha proseguito – è fondamentale. Fino a quando non faremo prevenzione seria in campo antisismico e del rischio idrogeologico dovremo continuare a confrontarci con questo genere di tragedie. La Protezione civile può garantire un intervento immediato, ma ci vuole progettazione, visione di lungo respiro in modo da cominciare a fare una serie di opere di prevenzione”.